Lunedì 16 settembre, una pattuglia della polfer ha arrestato un 26enne di origini gambiane, irregolare, per resistenza e lesioni a pubblico Ufficiale.
Alle 19.50, il centro operativo compartimentale della polizia ferroviaria ha contattato una pattuglia della sezione di Padova invitandola a recarsi al binario 2, a seguito di richiesta di aiuto da parte della capotreno del Frecciarossa proveniente da Napoli e diretto a Venezia, la quale lamentava di essere stata insultata da un viaggiatore, cittadino straniero, privo di biglietto che rifiutava di fornire le proprie generalità.
La pattuglia della polfer, composta da 3 agenti, ha raggiunto il binario dove è arrivato il treno interessato.
I poliziotti hanno raggiunto capotreno e aggressore che alla richiesta di scendere dal treno si è alzato di scatto colpendo con un pugno al volto uno dei 3 poliziotti.
Gli agenti hanno tentato di calmarlo e bloccarlo ingaggiando una colluttazione. L’uomo, tirando calci e pugni agli agenti, ha anche tentato di sfilare l’arma di ordinanza a uno dei tre, senza riuscire nel suo intento.
Data la difficoltà degli spazi ristretti della carrozza e la resistenza del soggetto che continuava a dimenarsi, a minacciare e a tentare di colpirli, gli agenti, fatti allontanare tutti i viaggiatori dalle carrozze vicine a quella in cui si trovavano, già priva di viaggiatori, hanno richiesto l’aiuto di altri poliziotti.
Intanto lo straniero, preso il cavo di ricarica di un computer portatile a un viaggiatore, lungo quasi 2 metri e lo brandiva come frusta colpendo violentemente e più volte entrambi gli agenti che tentavano di bloccarlo, causando loro diverse escoriazioni, anche alla testa.
All’arrivo dei colleghi della Volante, l’uomo si trovava sul ballatoio prospiciente la porta d’ingresso della carrozza, con il cavo elettrico in mano e continuava a minacciare e a sfidare i poliziotti.
Gli agenti hanno tentato di tranquillizzarlo mostrandogli la pistola a impulsi elettrici Taser, ma lui non si è fermato e così è stato fermato con l’utilizzo di due dardi elettrificati lanciati da un poliziotto.
Messo in sicurezza e accompagnato in Questura, è stato identificato per un 26enne gambiano, irregolare sul territorio nazionale, di fatto senza fissa dimora, con precedenti per minacce, atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rapina aggravata, percosse, furto, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, violazione di domicilio, rifiuto di generalità e già condannato a tre anni di reclusione nel 2020 e nel 2021 per resistenza, lesioni personali, rapina e danneggiamento.
Entrato in Italia a gennaio 2016 da Siracusa, aveva fatto richiesta di Protezione Internazionale a Venezia lo stesso anno e aveva ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari rinnovato fino al 2020 quando la Commissione territoriale competente di Roma gli aveva negato il rinnovo per Protezione Speciale. Dal 2020, pertanto, risulta irregolare sul territorio nazionale.
Al termine degli accertamenti e degli sviluppi investigativi, il 26enne è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Nella mattinata di martedì 17 settembre, si è svolta l’udienza, all’esito della quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposta la misura della custodia cautelare in carcere.
Due degli agenti della polfer sono stati visitati al Pronto Soccorso e dimessi con una prognosi di 7 giorni ciascuno, per contusioni multiple, mentre il terzo operatore polfer si faceva medicare per le escoriazioni patite sul collo direttamente presso la sezione polfer.