MEDE. Aveva scelto il parco ed il cortile dell’ospedale San Martino come luogo di svago, ricevendo da subito in cambio attenzione, amore e ghiottonerie.
Lui, questo amore lo ha moltiplicato e riversato nell’arco di circa otto anni nei confronti di pazienti, infermieri, medici ed operatori. Questa è la storia di Bianco, un gatto meticcio di circa 10 anni morto in questi giorni creando una sorta di catena di testimonianze di benevolenza miste a tristezza e dispiacere da parte di coloro, chi più chi meno, ebbe modo di conoscerl. E quindi di confermare che gli animali entrano nella tua vita in punta di piedi, fedelmente si siedono al tuo fianco, dolcemente ti conquistano il cuore e ti riempiono la vita.
«Le sue due famiglie»
Questo animale aveva dei proprietari ma amava conoscere altra gente, ricevere e dare amore.
«Bianco aveva una splendida famiglia – dice infatti una dipendente del nosocomio medese - aveva una splendida famiglia ma aveva scelto di avere una “famiglia allargata”. Bianco era il gatto di tutti. Credo che non esista chi non sia venuto almeno una volta a fare una visita da noi e non abbia avuto modo di vederlo ed apprezzare la sua dolcezza».
Bianco nel corso del tempo aveva operato una sorte di Pet therapy involontaria regalando gratuitamente, in cambio magari solo di una semplice coccola, benessere ed un momento di serenità a chi era sofferente nel corpo o nell’anima.
«Ciao dolce anima – scrive su un social un paziente dell’ospedale – Bianco eri un tenerone sempre in cerca di coccole. Ora corri tra le nuvole libero. Eri una presenza buona in un mondo difficile». —
Mauro Depaoli