L’altro giorno, mentre stavo acquistando un ventilatore in un grande magazzino, ho scambiato due chiacchiere con Luigi, un tipo simpatico di Salerno che si è trasferito a Terni per amore. E tra una battuta e l’altra, gli ho chiesto cosa ne pensasse del sindaco Bandecchi. Beh, preparatevi, perché qui arriva il colpo di scena: Luigi, che per anni è stato un attivista convinto di sinistra, ha votato Bandecchi! E perché? “È un uomo concreto, non si lascia incastrare dai soliti giochetti della politica”, mi dice. In pratica, il Batman dell’antipolitica, il paladino della verità.
Oggi però, sarei curioso di tornare da Luigi e chiedergli come si sente ora che il suo eroe “fuori dagli schemi” ha deciso di appoggiare Donatella Tesei, candidata del centrodestra alle imminenti Regionali umbre, e allearsi con la Lega e Fratelli d’Italia! Sì, proprio quei partiti che Luigi disprezzava tanto perché “non hanno mai risolto i problemi della sanità, della mobilità e dell’ambiente”. Mi chiedo se Luigi consideri ancora il suo voto una “buona scelta”. Ma Bandecchi, il nostro paladino, è ancora così immune dalle logiche di palazzo, o ha solo trovato una sedia comoda dove sedersi? Ah, perché, nel caso fosse eletto in Regione, sapete che dovrebbe lasciare la carica di sindaco, vero? Ma sì, è sicuramente una coincidenza…
La vera domanda però è: dove sarà finito il “coraggio” di Bandecchi? Quello che lo ha portato a sputare in faccia a un cittadino con le forze dell’ordine chiamate a fare da testimoni di questa “prodezza”. O quello che l’ha spinto più volte a cercare di aggredire i consiglieri comunali. Strano, però, che ora questo coraggioso sia sotto indagine per evasione fiscale, con beni sequestrati per oltre 20 milioni di euro. Chissà, sarà anche questo un “atto di coraggio fiscale”?
E poi: chi lo critica di più in consiglio comunale? Non solo il centrosinistra, ma anche i suoi ex avversari del centrodestra, sì, proprio loro. E adesso mi chiedo: con che coraggio farete campagna elettorale al suo fianco? Con che faccia vi candiderete insieme, dopo aver urlato ai quattro venti contro la sua gestione? Perché, alla fine, il coraggio non si misura in muscoli o urla, ma in coerenza. E quella, a quanto pare, scarseggia un po’ in giro. Per questo, in Umbria, è arrivato il momento di fare una buona scelta, ma stavolta, quella vera.
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