Mollare tutto e volare via, verso luoghi lontani e sconosciuti. Lo pensano tutti almeno una volta nella vita. Ma ci vuole un gran coraggio ad abbandonare quanto si è costruito nel proprio paese per mettere radici in un altro. Capita, però, che qualcuno decida di compiere il grande passo e, zaino in spalla, partire, senza voltarsi indietro.
È la scelta che ha fatto Sara Pangione, 25enne originaria di Roma, che ha deciso di cambiare vita e raggiungere il suo fidanzato in Ecuador. E, fino ad ora, Sara sembra non essersi affatto pentita, anzi, racconta con gli occhi colmi di gioia la sua nuova vita. “Sono molto grata di essere qui – ha raccontato al sito SiViaggia – e sono felice di poter far conoscere una realtà così diversa da quella da cui provengo”.
La 25enne romana stava lavorando alla sua tesi in Cooperazione Internazionale e Sviluppo all’Università Sapienza di Roma quando è stata selezionata come volontaria, tramite il bando del Servizio Civile Universale, per un centro educativo in Ecuador. E la sua esperienza in supporto ai bambini e alle loro famiglie è durata un anno, un periodo durante il quale ha potuto conoscere e innamorarsi di un ragazzo ecuadoriano.
Quando è partita alla volta del Guatemala per un’altra iniziativa, però, Sara ha capito che cosa volesse davvero: tornare in Ecuador e trascorrere la sua vita nella foresta amazzonica. “Perché l’ho fatto? Per amore! Durante il mio anno in Ecuador ho incontrato il mio attuale fidanzato. Sono tornata a giugno e questa volta ho deciso di condividere la mia esperienza sui social per far conoscere questa realtà unica e così diversa dalla nostra. Inizialmente il cambiamento è stato difficile, è un Paese molto diverso dall’Italia e ci sono stati molti cambiamenti a cui mi sono dovuta adattare, soprattutto per la sicurezza. Attualmente, l’Ecuador è il Paese più pericoloso dell’America Latina. Anche se, per il momento, l’unico pericolo è la scimmia Kao, la mia nuova amica”, racconta Sara.
Ora, la ragazza romana è stata accolta dalla comunità indigena dei Waorani, una popolazione che vive nel cuore della foresta amazzonica, dove collabora con la Fundaciòn Waorani Waponi Amazon, una fondazione che si occupa del turismo comunitario. La giovane, lì, si prende cura degli animali, quattro scimmie e due cani, e condivide la sua esperienza sui social, con l’obiettivo di sensibilizzare le diversità culturali.
“A livello personale, questa esperienza è stata e continua ad essere profondamente arricchente. Vivere a stretto contatto con una cultura così diversa dalla mia offre nuove prospettive e insegnamenti. Le diversità ci spingono a metterci in discussione, a rompere vecchi schemi e credenze, e ci offrono una visione più ampia e profonda della realtà che ci circonda”.
L'articolo “Ho lasciato tutto per amore e vivere nella foresta amazzonica. L’unico pericolo è la scimmia Kao, la mia nuova amica”: il racconto di Sara Pangione è virale proviene da Il Fatto Quotidiano.