A Manchester il Canada campione due anni fa supera l’Argentina in occasione della prima gara del girone D delle Finals della Coppa Davis. Entrambi i team, a dispetto di molte altre nazioni, hanno schierato i loro giocatori migliori già a partire da questa fase a gironi.
Si parte forte a Manchester con una bella sfida tra Shapovalov e Cerundolo. Entrambi reduci da una trasferta americana piuttosto negativa, è stato il canadese a ritrovare più velocemente un buon feeling con i propri fondamentali che gli ha permesso di vincere in volata il primo parziale e di prendere il largo nel secondo. C’è stato equilibrio, infatti, solamente nella prima ora di gioco in cui comunque Shapovalov aveva già mostrato di essere più continuo da fondocampo e incisivo al servizio. Non a caso, era stato lui il primo a breakkare, salvo poi farsi recuperare immediatamente e, soprattutto, ingenuamente visto che era avanti 40-0, a un passo dal 5-2. Nonostante quest’occasione sprecata, Denis ha comunque capitalizzato la superiorità tecnica che aveva evidenziato trovando un altro break a zero sul 6-5.
L’argentino ha decisamente accusato il colpo e sono così emerse tutte le sue fragilità su superficie veloce dove quest’anno ha vinto solamente 4 partite su 12. Nel giro di pochi minuti la partita si è quindi virtualmente chiusa con due break in apertura di secondo set che hanno fatto maturare un parziale di 24 punti a 3 considerando anche gli ultimi due game del primo. A poco quindi è servito il break che Cerundolo ha messo a segno, principalmente per la distrazione di Shapo, quando era sotto 4-0. Gli ultimi game, infatti, non hanno riservato sorprese e il canadese ha gestito il vantaggio senza patemi dando così l’1-0 alla sua nazionale. L’attuale numero 100 del mondo è così tornato alla vittoria in Davis dopo due stagioni senza scendere in campo.
La sfida fra gli astri nascenti delle rispettive nazioni si conclude a favore del canadese, che si conferma il più pronto ed esperto dei due. Auger–Aliassime conferma le sue incredibili doti sul cemento indoor: la risposta, il servizio potente e la capacità di coprire il campo ne fanno un giocatore assolutamente temibile per chiunque in queste condizioni. Già nel primo set l’ago della bilancia sembra propendere leggermente verso il nordamericano, che nei primi turni in risposta riesce a mettere in difficoltà l’avversario guadagnando anche un punto break. Break che si concretizza poi due giochi dopo, quando Baez subisce un furente recupero da 15-40 che mette in salita il match. Dopo il servizio perso segue un passaggio a vuoto per l’albiceleste, che perde a zero il game successivo e subisce un altro break che vale il set ad Auger. Poi nel secondo parziale subentra il caos, tanti errori da ambo le parti danno vita ad un set confusionario fatto di recuperi e controrecuperi. La caduta libera di Baez prosegue, e in un batter d’occhio l’argentino si trova già sotto per 4-0. Poi un lampo di orgoglio si accende, e il numero 26 del ranking recupera uno dei due break. L’idillio però dura poco, Auger non si scompone e ricuce subito lo strappo in un game durato ben quindici punti, poi il redivivo Baez riesce a prendere un altro break e ad annullare due match point conservano il primo turno di battuta del secondo set. Ma sul 5-3 serve a poco, e il terzo match point viene trasformato da Auger–Aliassime, che regala al Canada il primo punto di questa Davis.
[CAN] Pospisil V./ D. Shapovalov [ARG] M. Gonzalez/ A. Molteni
Nel primo set di vede subito i canadesi cominciare nel migliore dei modi, spinti anche dal punto conquistato grazie alle vittorie dello stesso Shapovalov e di Auger-Aliassime: break al primo game e servizio tenuto a zero. I successivi giochi vanno via abbastanza velocemente complici servizi molto positivi da ambo i lati come testimoniano le percentuali. I canadesi sono però forti del break ottenuto e si portano addirittura 0-40 al settimo game. Il duo argentino annulla le tre palle break iniziali più un’altra ai vantaggi, salvo poi arrendersi alla quinta possibilità. Il servizio a zero chiude i giochi per quanto riguarda il primo set. I sudamericani però, come dimostrano spesso in ogni sport, sono gli ultimi a morire e al quarto game strappano un convincente break che mette decisamente in discesa il set con il punto del 3-1. Il set viene poi amministrato con tranquillità da Gonzalez e Molteni che dunque portano l’incontro al terzo set, avvenimento che non si era registrato invece nei due match di singolo. Sebbene ormai questo match non influirà a livello di punti in classifica, l’Argentina punta quantomeno a rendere meno amara la giornata e soprattutto ridurre la “differenza set“. Sin dalle prime battute sembra essere il set più combattuto nonostante la stanchezza che si fa doppio. A mettere per primi la testa davanti di “due game” è la coppia Gonzalez/Molteni che strappa il servizio al secondo turno di battuta di Pospisil/Shapovalolv. I canadesi hanno una chance di controbreak, ma viene vanificata a differenza degli argentini che al settimo game sigillano il match con il 5-2 La possibilità di servire per il match è troppo ghiotta e così l’Argentina chiude col punteggio di 6-2.
Con la collaborazione di Christian Attanasio