CALUSO
Classe 2005 e residente a Montanaro, Arianna Dona è una delle studentesse che si sono distinte per aver conseguito il massimo dei voti all’esame di stato, ottenendo il 100 e lode all’istituto Piero Martinetti di Caluso, indirizzo tecnico per la chimica e le biotecnologie ambientali.
Ha lavorato molto per ottenere questo risultato?
«Avendo mantenuto costanza nello studio posso dire di aver sempre aspirato al massimo, anche nell'esame conclusivo di 5 impegnativi anni scolastici. D'altra parte la lode mi si è presentata come possibilità solo dopo essermi accertata di aver ottenuto i crediti necessari alla sua assegnazione».
Sa già la strada da intraprendere?
«Vorrei diventare biologa, per questo mi piacerebbe frequentare corsi universitari in questo campo. Tuttavia preferirei non rimanere incastrata nel circuito didattico per tanti anni ancora».
Ha altre passioni oltre lo studio?
«Non definirei la scuola una mia passione, più che altro lo è la conoscenza, la consapevolezza di avere un bagaglio culturale ampio e vario. Sono poi molto legata al nuoto sincronizzato, sport che amo praticare, agli animali, al disegno e al cinema».
Come altri del suo anno la pandemia ha caratterizzato i primi anni di studio, non dev’essere stato facile.
«Il primo anno di superiori, iniziato con il Covid, ci ha lasciato tutti a casa, potevamo comunicare tra compagni solo con internet. Ho sempre cercato di interagire con ciascuno e ascoltare i consigli di ogni professore. Gli anni delle superiori, nonostante la pandemia, sono stati significativi per la mia crescita personale e lo sviluppo di nuovi interessi, in più ho migliorato le mie capacità di osservazione per comprendere il gruppo classe e cercare di pormi a supporto di ciascuno».
Il sistema scolastico andrebbe migliorato?
«L’ho sempre trovato complesso da gestire, non penso di essere abbastanza informata sui problemi burocratici per giudicarlo. Certo apprezzerei una maggiore attenzione alle tematiche di attualità piuttosto che il continuo focalizzarsi su eventi passati meno rilevanti».
Ha dei consigli da dare a chi inizia oggi il suo stesso percorso?
«Mi piacerebbe sottolineare l'importanza di mantenere una mente aperta, porre domande liberamente e cercare dibattiti costruttivi tra professori e alunni, sempre se il contesto lo permette. Conoscere l'opinione altrui, rispettandola anche con il silenzio, è necessario per poter inquadrare relazioni e prendere decisioni per se stessi o il gruppo». Lorenzo Zaccagnini