Venne il giorno in cui Luna Rossa perse una regata che nessuno pensava avrebbe perso. Ineos, che oggi ha regatato molto bene anche contro Alinghi, ha dimostrato delle qualità che fino ad oggi non aveva dimostrato. Mare formato e vento abbastanza forte, condizioni in cui sicuramente la barca inglese si trova a suo agio. Non aveva mai regatato bene come oggi, quindi può essere un’imbarcazione studiata un po’ per queste condizioni. Inoltre, nella regata con Luna Rossa, ha cambiato tutti e quattro i ciclisti mentre il team italiano uno solo. Questa potrebbe essere una chiave di lettura, perché comunque con vento forte e più manovre sulla vela – quindi non virate e quant’altro – i ciclisti sono chiamati ad uno sforzo maggiore e quindi potrebbe essere stata una buona idea.
Alinghi, nella regata con Ineos, ha dimostrato una buona velocità. Quando alla vigilia si diceva che non ci sono grandissime differenze di prestazione tra le barche, non era sbagliato. Poi conta l’esperienza, l’affiatamento dell’equipaggio ed in questo caso chissà, magari cambiare tutti i ciclisti tra una regata e l’altra è qualcosa di interessante.
Sicuramente Luna Rossa non ha fatto una bella partenza. Era buona la posizione, ma era quasi 2 nodi più lenta di Ineos, e lì un po’ si è giocata tutta la regata. L’informazione bizzarra, se i dati che ci ha fornito la regia sono veri, è che nell’arco della regata la velocità media di Luna Rossa è stata superiore. Luna Rossa ha fatto una manovra in più e può darsi che abbia fatto della strada in più, perché comunque non fanno tutti lo stesso numero di miglia. Questo resta in ogni caso un dato interessante: la poppa si conferma un’andatura che a Luna Rossa piace particolarmente e i dati sono buoni.
Domani regatano con Alinghi, che salvo sorprese dell’ultima ora sarà l’avversario che sceglieranno per le semifinali, quindi l’altra semifinale sarà tra American Magic e Ineos. È una buona idea? Conviene affrontare prima un avversario forte per allenamento? Chissà, tanto non lo sapremo fino al giorno prima delle semifinali, perché verrà annunciato il 13 settembre. Le previsioni meteo saranno comunque importanti. Per la scelta dell’avversario ci sono due aspetti. O scegli il più scarso, o ne scegli uno forte perché comunque ti serve di più come allenamento. Se sei conscio della tua forza e delle previsioni meteo, scegliere un team preparato e forte come American Magic potrebbe essere un plus per progredire ulteriormente. Magari invece che vincere 5-0 vinci 5-2, però cresci di più. Sicuramente hanno già le idee chiare quelli del team. Comunque la cosa bella del campo di regata di Barcellona è che non ci ha mai offerto più di due giorni con le stesse condizioni meteo, quindi dal punto di vista dello spettacolo è un plus.
C’è un dato di fatto che hanno spiegato degli analisti neozelandesi su Youtube: questi ciclisti che pedalano sdraiati forniscono meno potenza, e questo crea dei problemi. Sembrava un’ideona perché effettivamente a secco il ciclista sdraiato può produrre più watt, ma in barca è un po’ diverso perché si balla. Nella prima regata è stato impressionante vedere come le onde influissero sull’andatura delle barche, e queste condizioni potrebbero aver penalizzato maggiormente American Magic.
Orient Express paga il fatto di essere l’ultimo team ad aver varato la barca, mentre Alinghi ha il vantaggio di essere stato il primo – con una vecchia imbarcazione neozelandese – ad arrivare a Barcellona. Quando tiri le somme alla fine, i risultati si vedono. I francesi hanno più esperienza come equipaggio perché sono gli stessi che fanno il SailGP, mentre gli svizzeri vengono da regate sul lago di Ginevra. Queste barche però sono complicate. L’AC75 francese è sicuramente valido, perché è una copia della barca neozelandese avendo comprato il pacchetto dei Kiwi, però non hanno tanta pratica. Credo comunque che Orient Express rimarrà anche per la prossima America’s Cup, perché dietro ci sono investimenti e sponsor interessati.
Dovrebbero tornare gli svedesi al prossimo giro. C’è sempre un fanalino di coda, ma il livello è assolutamente alto. Meno Challenger ci sono, più alto è il livello. È vero che abbiamo avuto edizioni con 12-13 Challenger, ma alla fine quelli buoni erano 4-5. Qui il numero è interessante e ti permette di vedere delle belle regate, poi si potrebbero fare tre round robin invece che due per allungare un po’ l’evento. Ci sono tante cose che si possono aggiustare, ma lo spettacolo con queste barche è garantito.