UDINE. Non tornerà a Parma, dove lunedì 16 settembre l’Udinese riprenderà il cammino in campionato presentandosi da capolista al Tardini, alla ripresa del torneo, e neppure nella successiva trasferta di domenica 22 a Roma, in casa dei giallorossi, ma soprattutto neanche nelle sfide casalinghe che seguiranno con l’Inter, ospite il 29 settembre sotto l’arco dei Rizzi, e col Lecce del 5 ottobre, ultima partita prima della seconda sosta per le nazionali.
Parliamo di Alexis Sanchez, del Niño Maravilla che dunque ce l’avrà ancora lunga prima di riprovare l’emozione di tornare a giocare indossando la maglia bianconera scelta dopo avere accettato il biennale propostogli da Gino Pozzo.
Sì, ce l’avrà ancora lunga perché al di là dello stretto riserbo che la società ha deciso di mantenere sulle condizioni del cileno, più di qualcosa è filtrato dall’entourage vicino al 35enne attaccante che lo scorso 20 agosto si è procurato una lesione contusiva distrattiva miofasciale del gemello mediale della gamba sinistra.
Indiscrezioni che riportano a una lesione ormai in via di completa guarigione, ma anche, e soprattutto, ai tempi di recupero che per l’appunto presuppongono ancora un mese e mezzo di attesa, al punto da poter pronosticare l’eventuale rientro alla ripresa del campionato, dopo la seconda sosta delle nazionali, vale a dire dalla trasferta che vedrà l’Udinese di scena al Meazza col Milan, sabato 19 ottobre, alle ore 18.
È dunque per quella data e per quella sfida al Diavolo, affrontato l’anno scorso nel derby in maglia nerazzurra, che il “vecchio Niño” si rimetterà al lavoro nelle prossime settimane, con un ritorno in campo al Bruseschi che potrebbe scattare tra una decina di giorni, forse anche meno.
Tutto dipenderà dagli ultimi aggiornamenti clinici, gli unici che potranno dare il via a un programma di lavoro abbastanza articolato, perché non va dimenticato che Sanchez non ha fatto la preparazione atletica, uno “step” necessario da fare e che andrà modulato con tutti i crismi, tenuto conto del recente infortunio che il numero 7 bianconero si è procurato allenandosi da solo in una giornata di riposo per la squadra, in quel “maledetto” martedì 20 agosto, pagando quindi dazio all’eccesso di generosità e alla voglia che aveva di ripresentarsi ai suoi tifosi contro la Lazio.
Una partita che Sanchez aveva poi festeggiato via social mandando indizi confortanti sul suo prossimo rientro, annunciando un “torno presto famiglia” che aveva infuso speranza a tutti i tifosi.
Invece bisognerà attendere ancora, così come dovrà pazientare la Roja, la nazionale cilena che senza il suo Niño ha perso 3-0 l’altra notte dall’Argentina, nelle qualificazioni per i prossimi Mondiali.
Qualificazioni che Sanchez non potrà dunque giocare neanche nella prossima sosta del 12 e 13 ottobre, contro Brasile e Colombia. Con tutta probabilità, infatti, in quei giorni Sanchez sarà al lavoro in vista del rientro con l’Udinese.