Nuovo capitolo del caso Sangiuliano-Boccia. In un’intervista a La Stampa, l’imprenditrice di Pompei dice che il ministro della Cultura “è sotto ricatto” e sostiene di avere “registrato tutto perché lui mi ha detto ‘io sono il ministro e nessuno crederà a quello che dirai tu'”, afferma la Boccia. Il ministro valuta intanto un esposto in Procura.
“Ho sempre e solo detto la verità – afferma Maria Rosaria Boccia, nell’intervista a la Stampa – Non temo assolutamente aver commesso reati: reati li commette chi dice bugie. Ero a stretto contatto con il ministro e quindi ho ascoltato e letto messaggi di tanti. E anche di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro. Chi sono va chiesto a lui. Posso dire che ci sono direttori di settimanali…”.
“Mi sento tradita – dice fra l’altro- da persone a cui voglio bene: sicuramente mi sento non rispettata dal ministro Sangiuliano. Se lui si pente delle bugie che ha detto e mi chiede scusa con gli stessi mezzi che ha usato per farmi passare per quella che non sono lo perdono di certo. Io sono sempre aperta alle persone per bene, sono una cristiana che crede nei valori”. Sotto il profilo del sessismo e del mancato rispetto dei valori cristiana, Boccia ne ha anche per il premier Giorgia Meloni.
“Io mi limito a difendermi da un comportamento sessista”. Sessismo di cui anche il ministro Sangiuliano è accusato e che Boccia essere stato alla base dei sospetti che l’hanno spinta a un certo punto a registrare e fotografare ogni cosa, a dispetto di chi invece nel centrodestra la ha accusata “con molta fantasia” di aver registrato in conto terzi per orchestrare un complotto e un ricatto in danno del ministro.
Boccia precisa che con il ruolo di consigliera per i grandi eventi del ministro è stata al dicastero “forse più di 20 volte” e “sono sempre stata con il ministro anche in lunghe trasferte”. L’imprenditrice, attiva nel wedding, spiega di aver fatto in passato consulenze per due intergruppi parlamentari e “sempre a titolo gratuito. Per passione e perché ovviamente questi incarichi arricchiscono il curriculum” e “sentivo il bisogno di divulgare agli italiani i benefici della dieta mediterranea e della corretta alimentazione”. Con Sangiuliano ricorda che “ci siamo conosciuti nell’agosto del 2023 a Pompei alla presentazione della candidatura della cucina italiana patrimonio dell’Unesco” e che da maggio scorso “ci siamo frequentati lavorativamente molto più spesso”. “Il ministro mi ha detto che questi viaggi mi servivano per conoscere la realtà del ministero in attesa che venisse formalizzata la nomina” e “io ho sempre saputo che le trasferte venivano pagate dal ministero. Io comunicavo solo ed esclusivamente, anche per le trasferte, con il capo segreteria”.
Sul filmato con gli occhiali all’interno del Parlamento: “Volevo provarli, li avevo appena comprati. Tutto legale: quando registrano si accendono lucine a led ai lati. Altrimenti dovremmo mandare a processo centinaia di italiani: tutti fanno voto e video con gli smartphone quando vanno in Parlamento…”.
Sangiuliano, intanto, valuta un esposto in Procura sul caso Boccia. “Nella giornata di oggi il ministro della Cultura avrà un incontro con i suoi legali per valutare la presentazione di un esposto presso la Procura della Repubblica”, si legge in una nota diffusa dal ministero.
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