Domenica 8 settembre si correrà il Gran Premio di San Marino di MotoGP. Lo scenario della gara sarà l’autodromo di Misano Adriatico, dove si arriva con i rapporti di forza aritmetici nel Mondiale improvvisamente ribaltati.
Francesco Bagnaia è arrivato in Aragona con un +5 su Jorge Martin, ripartendo però a -23 dal madrileno. Gran parte del distacco è stato accumulato a causa del contatto fra il piemontese e Alex Marquez, costato al bi-campione del mondo almeno il quarto posto (ma più probabilmente il terzo).
Devono però ancora essere conferiti ben 296 punti da qui a Valencia! Dunque, in linea puramente teorica, non è neppure scontato che la contesa iridata riguardi esclusivamente Martin e Bagnaia. Dopotutto, Marc Marquez ed Enea Bastianini sono rispettivamente a -70 e -71 da Martinator e a -47 e –48 da Pecco. Se l’uno o l’altro dovessero cambiare passo e se davanti dovessero cominciare a moltiplicarsi i passaggi a vuoto, allora anche El Trueno de Cervera e la Bestia tornerebbero in piena bagarre per l’Iride.
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D’accordo, ci sono parecchi “se” e altrettanti verbi declinati al condizionale nel periodo precedente. Probabilmente troppi perchè l’ipotesi diventi concreta. Cionondimeno, attualmente l’ipotesi non può essere esclusa. È ovvio come, lo scenario più probabile, resti quello di una sfida a due tra chi si è già giocato il Mondiale 2023. Tuttavia, se a Misano almeno uno dei due “terzi incomodi” dovesse fare la voce grossa, bisognerebbe riconsiderare attori e ruoli.
Al di là della dimensione di Marquez e Bastianini, che potrebbe cambiare a seconda del rendimento espresso a Misano, il dato più significativo del weekend conclusosi in Aragona è rappresentato dal fatto che Martin abbia convinto più di Bagnaia. La dinamica non si verificava da parecchio tempo e, in generale, è capitata raramente negli ultimi mesi.
Il madrileno ha gestito al meglio la scarsa aderenza in partenza, è stato pronto nel cogliere le occasioni di effettuare i sorpassi necessari ad attestarsi in seconda posizione e non ha neppure provato a inseguire El Trueno de Cervera, riconoscendone l’indiscussa superiorità. “Jorge il saggio”, verrebbe da dire.
In vista del GP di San Marino, più delle prestazione pura, sarà cruciale verificare l’approccio di Pecco. O meglio, la sua reale consistenza. Il ventisettenne piemontese ha bisogno di effettuare l’ennesimo reboot del sistema dopo un fine settimana in cui ha sbagliato due partenze su due, si è eclissato nella Sprint del sabato e ha preso la decisione di effettuare una manovra rivelatasi infelice nel GP domenicale.
Riuscirà a farlo in tempi celeri, in maniera tale da tornare il pilota di riferimento già nei prossimi giorni e cominciare a ricucire lo strappo formatosi in classifica generale? Non c’è ragione di dubitarne. È stato in grado di rialzarsi poderosamente da weekend deficitari in passato, avrà modo di farlo anche in futuro. Magari già da domani…