Se analizziamo le prime tre partite di campionato i due calciatori più convincenti e continui sono stati Giuseppe Pezzella ed Emmanuel Gyasi. Si sono rivelati due frecce insostituibili, in un modo di giocare, quello di mister D’Aversa, nel quale le fasce occupano un’importanza capitale. A Lecce, con il 4-3-3, erano gli esterni offensivi a garantire un certo tipo di lavoro. Qui a Empoli, invece, ridisegnando la sua squadra con la difesa a tre, il nuovo mister ha mosso le pedine ma non ha sostanzialmente cambiato il suo atteggiamento: i laterali a tutta fascia, anche grazie alla predisposizione al sacrificio, hanno dato un contributo notevole alla fase offensiva.
La combo Pezzella-Gyasi ha prodotto i due gol su azione dell’Empoli. Contro la Roma il cross mancino di Pezzella, spizzato da Colombo, ha consentito a Gyasi di siglare a pochi passi da Svilar; contro il Bologna si è ripetuta una situazione molto simile, con l’ex Spezia baciato dal traversone del laterale opposto, anche se stavolta il gol è arrivato con il petto. Se l’Empoli è riuscito a portare a casa due risultati positivi in altrettante trasferte insidiose lo deve anche a questi due giocatori che hanno saputo colmare la distanza che li vede normalmente disposti in campo.
Allo stato attuale D’Aversa si gode due calciatori che si sono dimostrati particolarmente adatti al suo pensiero e che, in passato, erano stati molto criticati in virtù di qualche prestazione non ottimale. Pezzella e Gyasi non saranno certo dei fuoriclasse ma sono funzionali al gioco del nuovo tecnico e si sono rivelati inquadrati, disposti al sacrificio, lucidi nei momenti in cui contava esserlo. Pezzella e Gyasi sono due perni del nuovo Empoli e puntano a mantenere questa costanza per tutto il campionato.
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