La parata di star hollywoodiane alla Mostra del cinema di Venezia 2024 oggi fa puntata doppia. E che puntata! Dopo Tim Burton a braccetto con Monica Bellucci, dopo Angelina Jolie, Nicole Kidman e Jude Law, i gridolini del red carpet sono tutti per Brad Pitt e George Clooney, amici fuori dal set e “fixer” simili ma diversi nel film fuori concorso Wolfs – Lupi solitari di Jon Watts, dal 27 settembre su Apple TV+.
«In verità io sono molto più giovane, non sembra ma lo sono», scherza Clooney, 63 anni e il più gigione dei due super divi. «Lui ha 74 anni, è fortunato a trovare ancora lavoro». Sempre pronto alla battuta, richiama la sua ironia all’ordine quando gli viene chiesto un commento sulla lettera che scrisse nel luglio scorso, affidata al New York Times, in cui pregava Joe Biden di ritirarsi dalle presidenziali. E Biden lo ascoltò. «Dobbiamo ringraziare il presidente: ha compiuto la mossa più coraggiosa mai fatta da George Washington in poi. Sappiamo come sia difficile rinunciare al potere. Sono orgoglioso dello Stato in cui vivo», ha detto l’attore americano, storico finanziatore del partito democratico.
Un applauso deciso ha accolto Wolfs - Lupi solitari dopo la prima proiezione per la stampa in Sala Grande.
Brad Pitt e George Clooney nel film "Wolfs – Lupi solitari" (Credits: Sony Pictures)
Come rum e cola, come whiskey e soda, Pitt e Clooney insieme in una commedia d’azione fanno pensare a un mix fresco ed esplosivo. Wolfs – Lupi solitari infatti diverte, ma non diverte tanto quanto ci aspettavamo. Le sequenze più spassose arrivano, a sorpresa, dal giovane Austin Abrams, esilarante nella sua ingenuità scalmanata.
In un hotel di alto livello di New York, in piena notte, avviene un fatto increscioso. È chiamato a sistemare tutto l’unico uomo capace di farlo (interpretato da Clooney), in abiti scuri e guanti in lattice azzurri per non lasciare impronte. Peccato che poco dopo si palesi… un altro uomo in abiti scuri e guanti azzurri, chiamato per sistemare tutto, l’unico capace di farlo (Pitt). Scoppia subito la rivalità tra i due super uomini pronti a dimostrare l’uno all’altro di essere il migliore nel campo. Tra bisticci e bisticcetti, si sorride ogni tanto, si ride meno. La sceneggiatura è amabilmente giocosa ma non va sempre a bersaglio. Un divertissement con tinte da thriller meno scoppiettante delle sue potenzialità.
Tra Pitt e Clooney c’è chimica, certo, ma siamo lontani, ad esempio, dalla collisione altamente comica di The Nice Guys (2016), altro buddy movie d’azione con Ryan Gosling e Russell Crowe.
Le risate arrivano quando Abrams entra in azione. In uno dei suoi gustosissimi monologhi dice ai due fixer, che da rivali si fan man mano sempre più soci: “Voi non potete capire, siete i più fichi al mondo”. Esatto, la sceneggiatura di Jon Watts non mente, vero Pitt e Clooney?
«Jon Watts non può esserci oggi, ha il Covid. Tra poco lo avremo tutti», spiega e sorride Clooney al Lido di Venezia.
George Clooney e Brad Pitt a Venezia, 1 settembre 2024 (Foto Ansa/Fabio Frustaci)
Brad Pitt e George Clooney tornano insieme sul set a 16 anni da Burn after reading - A prova di spia (2008) dei fratelli Coen. «Jon si è presentato con questa idea che sembrava molto divertente», racconta Pitt, 61 anni a dicembre. «Man mano che invecchio è molto importante per me lavorare con persone che mi piacciono e che rispetto, con cui passo bene il tempo».
«Di nuovo insieme? Il denaro può muovere tutto», replica Clooney tra serio e faceto. «In Burn after reading - A prova di spia gli ho sparato in faccia. Abbiamo pensato fosse bello poterlo fare 16 anni dopo».
Wolfs – Lupi solitari, prodotto in collaborazione con la Smokehouse Pictures di George Clooney e la Plan B Entertainment di Brad Pitt, sarà distribuito da Apple TV+.
Brad Pitt e George Clooney nel film "Wolfs – Lupi solitari" (Credits: Sony Pictures)
«Avremmo voluto che il film avesse un’ampia distribuzione, sì. Per questo io e Brad abbiamo rinunciato a parte del compenso. Abbiamo però avuto qualche intoppo lungo la strada, succede», spiega Clooney. «Quando ho girato Erano ragazzi in barca, all’inizio era un film per la MGM, poi è finito per essere per Amazon e non abbiamo avuto distribuzione estera, a sorpresa. Ci sono elementi di questo settore che stiamo tentando di capire, stiamo cercando la nostra strada dopo il Covid. Ci sono alcuni ostacoli lungo il percorso. È un peccato, ovviamente; d'altra parte, però, molte persone potranno vedere il film e stiamo ottenendo un'uscita in alcune centinaia di sale». E ancora: «Quando ero un giovane attore c’erano 64 emittenti. Ora ce ne sono 700. Noi abbiamo bisogno dello streaming. L’industria cinematografica ha bisogno di Apple, di Amazon, come loro di Sony, Warner Bros... Per i giovani attori di oggi è positivo perché ci sono più possibilità».
«Siamo sempre legati in maniera romantica al grande schermo», dice Pitt. «Nello stesso tempo sono felice che ci sia lo streaming, che dà possibilità in più. La storia si scriverà da sola».