L’orrore subito dal primo istante del sequestro e che i terroristi di Hamas – e le fazioni islamiste di cani sciolti al loro seguito – continuano a perpetrare nel corso della prigionia degli ostaggi finisce al centro di un video di cui le autorità hanno vietato la diffusione, e in cui si afferma che le donne sequestrate sono state ripetutamente violentate, e che alcune di loro sono anche rimaste incinta durante i mesi del terrificante sequestro.
E allora, un tunnel buio e profondo. In sottofondo i pianti di neonati e bambini. Poi l’immagine sfocata di una donna incinta… Il contenuto del video diffuso dalle famiglie degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza con la didascalia: «Sono passati più di nove mesi» scatena l’orrore e rianima le polemiche su trattive e guerra in corso. Il filmato, in parte diffuso da Channel 12, non è stato autorizzato per la trasmissione completa da parte delle autorità israeliane.
«È difficile da vedere», ammette la stessa emittente israeliana. Che poi però decide di diffondere alcuni frammenti e le accuse dei familiari degli ostaggi al governo guidato da Benjamin Netanyahu. «Che ogni cittadino sappia che se verrà rapito dal suo letto in pigiama sabato mattina, il suo primo ministro farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas a Gaza», affermano i parenti degli ostaggi vittime con i loro cari di una guerra senza tetto né legge. Una guerra che vede le parti in causa sottrarsi quotidianamente ai codi deontologici che persino un conflitto imporrebbe. Una guerra disumana che infierisce senza esclusione di colpi.
E una guerra in cui, tra azioni diplomatiche e raid sul campo di battaglia, resta centrale – e accende le tensioni interne allo schieramento delle autorità israeliane – il nodo del corridoio Filadelfia che accende le tensioni tra il capo del governo Benjamin Netanyahu e il ministro Yoav Gallant sulla decisione di mantenere la presenza nel Corridoio di Filadelfia, la zona cuscinetto tra la Striscia di Gaza e l’Egitto.
Nel frattempo, Hamas che non rivendica non tenta nemmeno di smentire l’orrore in corso nel tunnel sotto Gaza dal 7 ottobre, fa sapere: «A Gaza iniziata la vaccinazione antipoliomielite». Mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di pesanti scontri tra uomini armati e truppe israeliane nella città di Jenin, in Cisgiordania. Dal Libano, poi, contestualmente, partono almeno 40 razzi diretti verso nel nord di Israele… E in un crescendo di notizie e contro-informazione, orrore copre orrore. Immancabilmente…
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