Arrivano anche le prime parole di Alexis Saelemaekers come nuovo giocatore della Roma. L'esterno belga, che ha scelto la maglia numero 56, ha parlato ai microfoni del media house di Trigoria. Questo il suo intervento:
Le tue prime impressioni
"Sono molto contento di essere qua, devo ringraziare il club e la famiglia Friedkin per l'opportunità che mi hanno dato. Si sente subito la passione quando entri a Roma, i tifosi che ti salutano, anche nel centro sportivo, sono contento"
Come si pronuncia il tuo nome?
"(lo pronuncia in francese, ndr) ma accetto tutte le pronunce, non è un problema"
Perché hai scelto la Roma?
"Il mister è stato una motivazione importante in questa scelta, poi la passione della tifoseria. E anche il club in sé, è un grande club a livello internazionale, c'è stato anche l'aiuto di Florenzi che mi ha parlato benissimo della città e del club. Sono super contento di essere qua"
Cosa ti ha insegnato il Milan e quanto ti ha maturato il Bologna?
"Quando sono arrivato al Milan ero ancora giovane, non avevo ancora scoperto cos'era il calcio in Europa, nelle grandi squadre. Stare ogni giorno con giocatori come Ibrahimovic, Giroud, Origi e tanti altri mi ha insegnato molto. Aver vinto lo scudetto col Milan è stata una cosa importante nella mia carriera. Al Bologna avevo un'immagine di giocatore più importante per il gruppo, non mi era ancora mai successo, e questo mi ha fatto prendere responsabilità e mi ha veramente cambiato"
Ora non puoi segnarci contro...poi la tua prossima presenza sarà la numero 200
"(ride, ndr) Non lo sapevo, posso essere fiero di questo numero e di quanto fatto fino ad adesso. Sono molto contento di farlo con la Roma e spero di regalarvi un gol, sarebbe la cosa migliore"
Hai preferenze sul ruolo?
"No, però se devo scegliere una posizione in particolare direi che mi sento a mio agio come esterno sinistro, dove lo scorso anno ho giocato la maggior parte delle partite. Penso sia lì che mi sento meglio"
Cosa ti ha detto De Rossi, come ti ha convinto?
"Ho avuto una conversazione col mister qualche settimana fa e la cosa che mi ha colpito di più è la sua voglia di riportare la squadra di Roma dove deve essere, il più in alto possibile. Ho ritrovato la mia mentalità nella sua, voglio sempre dare il massimo sul campo e ho sentito che anche lui aveva questa cosa come allenatore e a quel punto non avevo più dubbi su dove voler stare"
Ritrovi Svilar, un compagno di quando eri piccolino...
"E' stato il mio primo portiere all'Anderlecht, è sempre stato fortissimo, un portiere di un altro livello. L'aneddoto è sullo scorso anno, prima della partita qui all'Olimpico, abbiamo parlato un po' e lui dopo la partita era arrabbiato per il gol che gli avevo fatto. Però è un buon amico"
Come immagini sia vivere a Roma e vivere il calcio qui?
"Non vedo l'ora di andare a visitarla, penso sarà una bella sorpresa scoprire questa città"
Cosa ti colpiva dell'atmosfera dell'Olimpico?
"Ricordo ancora la mia prima partita col Milan contro la Roma, quando i tifosi si mettevano a cantare l'inno, non vedo l'ora di vederlo da giocatore del club"
Chiudiamo con un messaggio per i tifosi
"Il più importante è daje Roma daje. Forza Roma!"