Piombo, cadmio, ftalati vietati: sono solo alcune delle sostanze chimiche tossiche rinvenute nei capi di Shein. Il colosso cinese di fast fashion torna al centro dell’attenzione per motivi tutt’altro che lusinghieri. Dopo la denuncia di Greenpeace e l’avvertimento di una tiktoker che sostiene di “essere stata avvelenata” da gioielli comprati proprio dalla citata azienda è il sito tedesco Oko-test a lanciare un nuovo allarme.
La testata ha condotto un’analisi su una ventina di capi d’abbigliamento che coprono tutte le fasce d’età ed entrambi i sessi, scoprendo che la maggior parte di questi risulterebbe contaminata da sostanze come piombo, cadmio, ftalati vietati, antimonio, dimetilformammide e Ipa (idrocarburi policiclici aromatici).
In particolare, in un test di laboratorio un abito per neonati ha rilasciato antimonio in una soluzione che simulava il sudore. I residui di questa sostanza, si legge su oekotest.de, possono essere assorbiti attraverso la pelle e se entrano nel sangue sono altamente tossici. In un capo per adolescenti, invece, è stata rilevata la presenza di dimetilformammide, che nell’UE è classificata come potenzialmente dannosa per la fertilità.
Due paia di sandali si sono rivelati particolarmente tossici, con alcune sostanze che – addirittura – si pensava fossero scomparse da tempo dalla produzione tessile. In particolare in un paio “i livelli misurati superano molti dei valori limite” stabiliti dalla legge europea REACH sui prodotti chimici: per il piombo, neurotossico e tossico per la riproduzione, e per il cadmio, che, se assunto in dosi elevate per un lungo periodo di tempo, può causare danni ai reni e alle ossa.
Questo stesso paio di sandali ha rilevato la presenza pure di ftalati vietati in una quantità 15 volte superiore a quella consentita. Si tratta di sostanze che possono danneggiare gli organi riproduttivi e secondo la classificazione UE agiscono come un ormone, oltre a causare danni al feto nel grembo materno e compromettere la fertilità. Ma non è finita qui, perché nell’altro paio di sandali sono state rinvenute sostanze che possono causare il cancro.
Da parte sua Shein, che continua ad attrarre numerosi clienti per i prezzi stracciati della merce che vende, fa sapere in una nota: “Lavoriamo a stretto contatto con agenzie di analisi internazionali di terze parti, come Intertek, SGS, BV e TUV, per effettuare regolarmente test che garantiscano la conformità dei fornitori ai nostri standard di sicurezza dei prodotti. Nell’ultimo anno, abbiamo condotto più di 400.000 test di sicurezza chimica con queste agenzie”.
E ancora: “I nostri fornitori sono tenuti a rispettare i controlli e gli standard che abbiamo messo in atto, nonché le leggi e i regolamenti sulla sicurezza dei prodotti nei Paesi in cui operiamo. SHEIN si impegna a lavorare a stretto contatto con le agenzie locali per la sicurezza dei prodotti, monitorando i cambiamenti e gli sviluppi delle leggi e delle normative sulla sicurezza e investendo nella continua ottimizzazione dei processi di conformità dei prodotti”.
Il colosso cinese conclude: “Quando veniamo a conoscenza di un reclamo, per prudenza rimuoviamo immediatamente il prodotto o i prodotti dal nostro sito web, mentre svolgiamo le adeguate indagini. Se viene poi verificata la non conformità, non esiteremo a intraprendere le opportune azioni di controllo con il fornitore del prodotto”.
L'articolo “Sostanze tossiche nei vestiti di Shein. Possono causare cancro, danni alla fertilità e al feto”: il nuovo allarme da uno studio tedesco proviene da Il Fatto Quotidiano.