Mattia Bellucci, eliminando in tre set una leggenda del tennis – seppur lontana dal livello dei giorni migliori – come Stan Wawrinka, ha conquistato il suo primo successo in carriera nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam staccando il pass il secondo turno dello US Open. L’azzurro numero 101 nell’ATP Ranking, ha dovuto superare il tabellone di qualificazione, dunque è alla quarta vittoria consecutiva sui campi di New York, e al secondo turno se la vedrà con l’australiano O’Connell (30 anni, n.87) che ha superato in quattro set la testa di serie n.26 Jarry. Il 23enne di Busto Arsizio, soddisfatto della sua prestazione, ha commentato la vittoria ai microfoni della sala stampa.
D. Sapresti trovare una parola in particolare per descrivere la partita di oggi?
Bellucci: “Gestione è la parola che ritengo più appropriata per descrivere questo match: non è stato facile con così tanto pubblico e contro una leggenda come Wawrinka, per me sono situazioni ancora nuove. È stato davvero complicato a livello mentale affrontare Stan, un tennista con il quale sono cresciuto e di cui ricordo tutte le sue battaglie, ad esempio contro Djokovic. Ero consapevole di poterlo mettere in difficoltà, ottenere buoni risultati in questa parte di stagione mi ha aiutato a credere sempre di più in me stesso. Non dimentico che ero a caccia della mia prima vittoria in carriera nei main draw dei tornei Slam, tutti questi pensieri fino a poco tempo fa mi avrebbero messo in grande difficoltà. Sono molto contento”.
D. Come procede il tuo adattamento a questi nuovi palcoscenici?
Bellucci: “Non è facile per un ragazzo come me che non è mai stato abituato a calcare certi palcoscenici: è il mio ottavo Slam, di cui solo il quarto in tabellone principale, quindi mi sento ancora abbastanza un novizio. Giocare davanti al pubblico però mi diverte devo dire, anche a Wimbledon ho apprezzato molto l’atmosfera della grande occasione. Alla fine del secondo set, quando ho realizzato che potevo farcela, ho fatto un passo indietro e sono stato un po’ troppo passivo, che contro Wawrinka può risultare fatale. Allora mi sono detto di restare con la testa nel presente e sono contento di aver reagito bene”.
D. Nella tua parte di tabellone la testa di serie di riferimento (Nicolas Jarry, n.d.r.) è stata già eliminata, il che vuol dire che potrebbe aprirsi un buon varco.
Bellucci: “Gestire le cose a lungo termine è quello che devo fare in questo momento, senza incorrere nell’errore un po’ provinciale del volere tutto e subito. Ho come obiettivo la Top 100 ovviamente, ma devo continuare solamente a lavorare perché il vero traguardo per me sarebbe restare in Top 100 a lungo e magari guardare anche un po’ più in alto. Oggi non devo pensare al prossimo avversario (Christopher O’Connell, n.d.r.), domani ho un giorno di allenamento e sarà allora il momento giusto per analizzare con il mio allenatore la partita che mi aspetta e prepararla al meglio. Mi godo ora per un po’ questo momento”.
D. Cosa pensi renda il tuo tennis così adatto alle superfici rapide come quella dello US Open?
Bellucci: “Ho sempre giocato tanto sul cemento e ultimamente sto cercando di giocare un po’ più piatto, il che mi sta aiutando molto in queste settimane. Ricordo ancora quante sedute intense di allenamento abbiamo fatto a Milano con tutto il team prima di partire, questo sicuramente sta facendo la differenza. Sto anche lavorando con un mental coach per cercare di essere più costante dal punto di vista della concentrazione nel corso del match senza soffrire di cali di tensione: è un lavoro che sto trovando piuttosto redditizio, ma so che posso ancora migliorare. Oggi sono stato anche ben supportato dal servizio, colpo che io considero tra i miei punti forti”.
D. Festeggerai in qualche modo la tua prima vittoria in uno Slam?
Bellucci: “Voglio che questo sia solo un punto di partenza, quindi non ci sarà alcun festeggiamento. Sono ovviamente fiero di quello che sto facendo, ma il lavoro non finisce qui”.