Elisabetta Cocciaretto ha vinto il primo match della sua carriera allo US Open: la numero 2 d’Italia ha sconfitto la 30enne ucraina Kateryna Baindl con il punteggio di 6-3 6-0 e al secondo turno affronterà la veterana russa Anastasia Pavlyuchenkova. Andiamo ad approfondire la conferenza stampa di Elisabetta, che ha parlato della brutta infezione che l’ha colpita prima di Wimbledon, della superficie del Billie Jean King National Tennis Center e della sua prossima avversaria.
Domanda: “Non stai vivendo il tuo miglior momento di forma, però intanto oggi è arrivata la prima vittoria a New York. Quali sono le tue sensazioni?”
Cocciaretto: “Erano ormai tre anni che ci provavo, diciamo che non è mai stato il mio torneo preferito e in generale ho sempre sofferto il cemento estivo nordamericano. Sono contenta perché secondo me sto migliorando il mio gioco e poi perché ho disputato un bel match. Finalmente mi sento meglio, sono reduce da un periodo molto complicato per via di una brutta infezione virale: sono dovuta rimanere praticamente tre settimane bloccata a letto, ho preso due antibiotici che mi hanno letteralmente messo KO. Poi ho deciso di giocare le Olimpiadi, che erano il mio grande obiettivo stagionale, nonostante avessi solamente pochi giorni di allenamento nelle gambe”
Domanda: “I campi sembrano piuttosto rapidi, pensi si tratti della superficie ideale per il tuo tennis da incontrista?”
Cocciaretto: “I campi di Cincinnati erano ancora più veloci, praticamente si giocava sul ghiaccio, mentre qui a New York la situazione è più gestibile. E’ un tipo di superficie che ti obbliga a prendere l’iniziativa, ad anticipare, ad avere coraggio: e mi piace. Questi campi rappresentano una sfida stimolante e penso possano essere perfetti per migliorare il mio gioco”
Domanda: “Adesso affronterai Pavlyuchenkova: che partita sarà?”
Cocciaretto: “Mi piace molto il suo tennis, ha dei movimenti stupendi, non vedo l’ora di confrontarmi con una giocatrice così forte, che sicuramente mi metterà in grande difficoltà, Sarà un match tostissimo, ma sono convinta di poter fare bene”