E’ scontro sull’autonomia tra il vice presidente della Cei, Francesco Savino, e il Governatore della regione Veneto Zaia. Monsignor Savino, intervistato da Rebupplica.it, ha dichiarato: «Il Sud ha capito che la riforma è un cavallo di Troia per creare due Italie: una prospera, l'altra abbandonata a se stessa».
Una presa di posizione netta quella del vescovo di Cassano allo Ionio, che alla domanda se sia questo il motivo per cui il Meridione sta firmando in massa per il referendum contro l'autonomia, ha ribadito: «Sì, perché ne percepisce il pericolo mortale. Non solo avremo tante Italie quante le Regioni, ma si rischia pure un Far West tra quelle povere – sottolinea – Le poche risorse, e l'arbitrarietà con cui saranno assegnate, innescheranno gelosie e quindi conflittualità. Il fatto che non si è voluto fissare il criterio di determinazione dei Lep non lascia immaginare nulla di buono».
Immediata la risposta di Zaia che afferma: «Sono sorpreso e rammaricato dalla posizione espressa dal vicepresidente della Cei. Le dichiarazioni riportate appaiono basate su una lettura fuorviante e fortemente di parte. Sono convinto - dice Zaia - che leggendo attentamente i documenti e valutando il merito della riforma, le opinioni sarebbero molto diverse. Il Nord e il Sud sono gemelli siamesi: se affonda il Sud, affonda anche il Nord. L'autonomia può invece mitigare le differenze che sono frutto del centralismo ed essere un'occasione di crescita specie per il Meridione».
Per Zaia quanto il Monsignor Savino afferma nell'intervista «non corrisponde al vero: non vi sarà alcun Far West. Mi dispiace constatare questa superficialità nella valutazione. È importante capire se si tratta di un'opinione isolata, quella del vescovo di Cassino, o di una posizione ufficiale della Cei. Solo una volta chiarito questo aspetto, si potrà comprendere la reale portata delle affermazioni e, eventualmente, prenderne atto».
