PAVIA. Il cantiere è aperto e partiranno a breve i lavori di messa in sicurezza del campanile del Duomo. Lavori di antisismica che ancora non consentiranno alle campane di tornare a suonare. «Il piano di intervento in atto riguarda solo la antisismicità – precisa il parroco don Gian Pietro Maggi -. Pertanto non verrà azionato il concerto per le 8 campane che prevede opere differenti, prese in considerazione solo quando sarà possibile». Campane che stanno in silenzio da quel tragico 17 marzo 1989, quando crollò la torre civica e, per motivi prudenziali, si decise di non attivare più l’impianto, temendo gli effetti delle vibrazioni. Si occuperà dei lavori una ditta del Cremonese, la Girasole costruzioni srl, vincitrice della gara d’appalto pubblicata dal Comune. È stato infatti l’ente comunale in seguito ad un accordo con la Fabbriceria, proprietaria della cattedrale, a seguire prima la progettazione e ora i lavori.
I fondi
Il ministero della Cultura, su richiesta della Soprintendenza, aveva infatti inserito l’opera tra quelle finanziabili attraverso fondi Pnrr, ma non poteva dare il contributo direttamente alla Fabbriceria in quanto ente privato. La normativa vuole infatti che la gestione del Pnrr debba essere fatta da un ente pubblico o ecclesiastico. Da qui l’intesa, tra Fabbriceria e Comune, in base alla quale Palazzo Mezzabarba era stato autorizzato a sostituirsi alla proprietà. L’intervento di messa in sicurezza del campanile dovrà necessariamente concludersi entro il 2025. I fondi erano stati stanziati dal ministero all’interno di un pacchetto di 240milioni, circa 470mila euro il contributo destinato alla cattedrale nell’ambito degli interventi per la sicurezza sismica dei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale. Il Comune aveva approvato il progetto esecutivo redatto dall’ingegner Nicola Verdi e dall’architetto Stefano Zanni. Il presidente della Fabbriceria Franco Mocchi aveva sottolineato l’importanza di intervenire sul campanile. «Ringraziamo l’amministrazione che ha deciso di sostenerci per realizzare un fondamentale intervento di messa in sicurezza della struttura – aveva detto Mocchi -. Non siamo un ente ecclesiastico, abbiamo quindi cercato un ente pubblico che potesse sostituirci».
La struttura
La torre campanaria non appoggia direttamente a terra ma in parte su volte in muratura della cattedrale. L’intervento di recupero del campanile, che fu realizzato nel 1757 e raggiunge un’altezza di 48 metri, prevede l’adeguamento della struttura. Si provvederà alla demolizione e alla rimozione dei due solai lignei esistenti, ora in stato di degrado, che verranno ricostruiti sempre in legno ma con nuovi sistemi di ancoraggio alle murature perimetrali, e all’abbattimento della soletta di chiusura della botola della cella campanaria, in quanto pericolante, rifatta su modello dell’esistente. Saranno inoltre rifatti i parapetti della scala e inseriti profili metallici nelle rampe delle scale in pietra. «Non esiste un pericolo crollo – precisa il parroco - ma la struttura va consolidata». Il campanile accoglie un concerto di 8 campane, il più grande della diocesi, seguito da quello della chiesa di Trivolzio. Ciascuna campana è dedicata alla Madonna e ad un santo. —
Stefania Prato