Fumogeni colorati sparati in aria al momento dell’inaugurazione della manifestazione.
Appassionati giunti dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Slovenia, oltre che da numerose regioni italiane, incuranti della fatica sostenuta e della polvere mangiata lungo la strada, pur di arrivare puntuali a destinazione. Collezionisti pronti a esibire modelli da album dei ricordi, ricchi di fascino e di storie da raccontare.
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Si è aperta venerdì, a Trebiciano, nel consueto clima di festa e di euforia, la 23esima edizione del raduno internazionale del Vespa club Trieste e Gatti randagi.
Dedicato allo scooter simbolo dell’Italia dell’immediato dopoguerra, ma capace di proporsi ancora oggi, con nuove tecnologie e soluzioni estetiche adeguate ai tempi, l’appuntamento è vissuto ancora una volta sulle emozioni che questo mezzo così particolare riesce immancabilmente ad assicurare.
Nell’area vicina al campo di calcio di Trebiciano si è rinnovata ancora una volta la magia del raduno.
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Qui molti ospiti, soprattutto stranieri, hanno alzato le tende per poter trascorrere la notte sul posto e vivere così minuto per minuto il clima del raduno, intrecciando ricordi, esperienze, proposte per viaggi da fare in futuro.
Una passione che attraversa le generazioni e che permette ai partecipanti di rivivere un rituale che accomuna, a ogni edizione, tutti coloro che amano la Vespa e che si inorgogliscono nel possederne un esemplare e nel poterlo esibire, soprattutto in queste occasioni. Il tutto in un contesto di amichevole sfida.
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«Ho portato qui a Trebiciano la mia Vespa del 1957 – dice Goffredo – di cui possiedo la documentazione e il libretto originali. La targa con la sigla “Ts” è un pezzo unico e poterla mostrare qui, a tante persone che amano questo scooter, costituisce per me una straordinaria emozione».
«È da tre anni che sono a capo di questa banda di volontari che riescono, ogni anno, ad allestire un evento di cui poi si parla in mezza Europa – spiega con malcelata soddisfazione il presidente del Vespa club Trieste Roberto Ruzic – e vedo che, ogni anno che passa, l’entusiasmo che circonda l’evento cresce.
Noi cerchiamo di offrire sempre di più, dalla musica agli stand dei ricambi originali e siamo appagati dal fatto che tutti ci riconoscono la qualità del lavoro svolto».
Per organizzare e gestire il raduno si impegnano, tutti gratuitamente, un centinaio di persone.
«Perché bisogna assicurare i pasti, le bevande, allestire l’area delle registrazioni, garantire l’organizzazione dei tour sul territorio – riprende Ruzic – cercando al contempo anche noi di assaporare il clima che ogni volta si crea».
«Veniamo da Graz – raccontano alcuni giovani arrivati in Vespa dalla Stiria – e per noi questo è un appuntamento imperdibile. Ci si diverte, si sta assieme, si gode del vostro magnifico Carso. Non si può desiderare di più».
Perché il consueto variegato e fantasioso popolo delle due ruote è sempre pronto a percorrere le strade dell’altipiano per scoprire le bellezze dei luoghi. Nelle ultime edizioni, sono stati in centinaia gli appassionati della Vespa, numerosi dei quali provenienti anche da oltre confine, in particolare dall’Austria, dalla Croazia, dalla Germania e dalla Slovenia, ad aderire all’iniziativa.
Questo il programma per sabato e domenica.
Sabato mattina alle 10 apriranno gli stand, e mezz’ora dopo muoveranno le staffette turistiche che punteranno verso i luoghi più suggestivi del territorio. Nel pomeriggio, alle 15.30, partenza del “Vespa run”, che prevede 45 chilometri di percorso.
Alle 19 apriranno chioschi e griglie e alle 21 è in programma una serata di disco music dedicata ai ritmi anni ’80 e’90, con i Dj Corrad e Di Giorgi. Domenica mattina secondo e ultimo “Vespa run” con partenza alle 10. Nel pomeriggio chiusura della manifestazione e rientro a casa.
Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.vespaclubtrieste.com e sul relativo profilo Facebook.