Francesco Lollobrigida va al Meeting di Rimini e parla della necessità di difendere l’agricoltura italiana, ricorda che nel nostro Paese c’è una percentuale altissima di allevamenti a regola, difende i prodotti nazionali e rassicura sulla tenuta del governo e sulla strada del cambiamento intrapresa 22 mesi fa.
Parlando degli allevamenti intensivi, il ministro ha rivolto un invito alla stampa: “Faccio un invito alla stampa e in particolare alla Tv di Stato, che essendo sostenuta con le tasse degli italiani dovrebbe sempre commisurare il giusto livello di informazione e trasparenza con una premessa: a fronte di uno, due, venti, cento produttori che non rispettano le regole, ci sono centinaia di migliaia che faticano a tenere in piedi questa economia”. Ricordando contestualmente che ci sono, “continenti che impattano sull’ambiente 10-20-30 volte di più di quanto facciano i nostri allevamenti”.
Lollobrigida ha parlato della questione del caporalato in agricoltura: “Il caporalato deve scomparire, questo è un fatto. Bisogna farlo con norme coercitive, che reprimano il fenomeno, ma soprattutto anche con una sana prevenzione”. Aggiungendo che, “chi sfrutta le persone è un criminale, non è un imprenditore, per cui da parte del nostro Governo le norme saranno sempre più rigide”.
Sulla ipotesi di un complotto per destabilizzare il governo, il titolare dell’agricoltura è stato elegante: “Non abbiamo necessità di fare polemica, quello che emerge spesso è che rispetto a un’Italia che ha grandi potenzialità, negli anni queste potenzialità non siano state utilizzate a pieno perché c’era chi sul lavoro degli italiani vivendo senza tener conto dell’impegno che i nostri cittadini mettevano in campo, in modo non sempre conforme a quelli che sono i dettami della nostra Costituzione”.
“Crediamo che ci siano grosse resistenze – ha aggiunto Lollobrigida – da parte di apparati rispetto alla voglia di cambiamento, di rinnovamento e di rafforzamento di un’Italia che è straordinaria in termini potenzialità e che oggi ha anche un governo che sostiene chi investe su queste risorse che nel tempo non sono state sempre sfruttate”.
Parlando del collega Raffaele Fitto e dell’ipotesi che possa diventare Commissario Ue, Lollobrigida ha detto che: “Raffaele Fitto è stato un elemento centrale, insieme alla capacità di Giorgia Meloni, per rendere protagonista l’Italia sul piano europeo. E quindi continuerà a essere un punto di riferimento, qualsiasi sarà il suo ruolo”.
Sulle polemiche relative allo Ius scholae, Lollobrigida ha detto che, “si diventa cittadini italiani con delle leggi e delle regole che sono comuni a gran parte dei paesi del mondo. Le contaminazioni culturali ci devono essere, dobbiamo avere soltanto una capacità: quella di non immaginare che per essere contaminati bisogna rinunciare alla propria identità”. Aprendo poi a una possibile modifica alla Bossi-Fini: “Noi consideriamo che vada modificata, aggiornata, però sono due approcci diversi; per noi l’immigrazione è una risorsa quando è legale, quando salvaguarda la vita delle persone comprese, anzi, prima di tutto, gli immigrati che desiderano venire in Italia a lavorare. Per altri invece è accoglienza indiscriminata”.
L'articolo Lollobrigida al Meeting, “Il governo sulla strada del cambiamento: difendiamo l’agricoltura da dazi e contraffazioni” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.