Una lista di proscrizione infame gira online, coi nomi di politici e e giornalisti accusati di essere “sionisti“: un metodo stalinista di additare i “nemici” che fa orrore. Nel delirio degli autori di questo elenco finisce anche la nostra Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia. Il proclama che accompagna l’elenco dei nomi stilati dal “Comitato Centrale del nuovo Pci” (ebbene sì, così si definiscono, non è uno scherzo) sembra uscito da una riunione dei Soviet. Testo, nomi e deliri vari si diffondono in rete. A condannare subito l’atto violento sono Antonio Malan, presidente dei senatori di FdI e Tommaso Foti, capogruppo alla Camera. Lo sconcerto è totale.
«Inquietante la lista di proscrizione degli “sionisti” diffusa dal “nuovo Partito Comunista Italiano”. Esprimo piena solidarietà a tutti coloro che vi sono stati inclusi e vengono esposti a possibili atti violenti da parte dei non rari fanatici. In particolare, tutto il gruppo dei senatori di Fratelli d’Italia si stringe alla collega Ester Mieli. Purtroppo questo ‘nuovo PCI’ non è isolato nel fomentare odio nei confronti di Israele; e di conseguenza di tutti coloro che non si accodano alle accuse di genocidio. Troppo spesso sono stati tollerati in manifestazioni della sinistra, slogan per la ‘Palestina libera dal Fiume al Mare’: cioè per l’annientamento dello Stato d’Israele e troppo spesso – come in questa inquietante lista – l’odio sembra più concentrato sugli ebrei in generale che verso le scelte politiche israeliane. Chi non concorda dovrebbe dissociarsi apertamente”. Sono le parole di Malan. Aggiunge Foti:
“Tornano le deliranti liste di prescrizione stilate dal nuovo Partito Comunista. I nostalgici della Corazzata Potiemkin di fantozziana memoria, dal buio di qualche scantinato ammuffito e dimenticati dalla Storia, si divertono a lanciare pericolosi appelli. In cui puntano il dito contro i sostenitori dello Stato d’Israele e delle sue libertà”. Non può finire così questa ondata pericolosa di odio: “Ora pretendiamo che i leader di sinistra che si stracciano le vesti inventando un inesistente antisemitismo in casa degli altri, da Schlein a Conte passando per Bonelli, condannino immediatamente questi assurdi proclami. Che rischiano di risvegliare i bollenti spiriti di qualche nostalgico degli anni più tragici della nostra storia repubblicana”.
Ad essere additati come nemici sono figure di estrazione politica varia. Scorrere la lista sul sito del Nuovo Partito Comunista italiano per credere. L’intento – audite audite- “è sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia: sia per sostenere la resistenza del popolo palestinese sia per liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri e in particolare dal protettorato Usa- Nato. I nemici sono indicati in neretto con nome, cognome professione. Alcuni tra i più noti, oltre alla Mieli, ci sono Claudio Cerasa, Maurizio Molinari, l’ex sindaco di Milano Albertini, Marco Taradash, Alessandro Sallusti, Nicola Porro, Belpietro, Vittorio Feltri, Daniele Capezzone, Mario Sechi, Giuliano Ferrara, Paolo Del Debbio, Monica Maggioni, L’Ad Rai Roberto Sergio, Marcello Foa, Enrico Mentana. E poi Oscar Giannino Paoli Liguori, Paolo Mieli, Clemente Mimun, Federico Rampini, Galli Della Loggia. Ancora; Annalisi Chirico, Sara Funaro, sindaca di Firenze. John Elkann, Giampiero Mughini, Noemi Di Segni, Pierluigi Battista. Insomma una lista di proscrizione vergognosa, lunghissima, di politici e giornalisti di varie latitudini politiche, molti dei quali ebrei. Vergogna. FdI ha espresso a tutti grade solidarietà a coloro che sono stati additati nei deliri dei comunisti.
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