Un tempo si pensava che i video brevi fossero la rivoluzione delle piattaforme social. Non un caso, infatti, che in tanti hanno iniziato a seguire il modello TikTok, proponendo sui vari social network soluzioni analoghe che richiedono pochissimo tempo di visualizzazione. I cosiddetti contenuti “sneackable”, rapidi, intuitivi ed efficaci. Nei giorni scorsi, però, uno studio ha rivelato che tutto ciò non genera un reale interesse nel pubblico. Anzi, la reazione rischia – nella maggior parte dei casi – di essere l’opposto. Tant’è vero che una delle conclusioni a cui si è giunti al termine di questa ricerca è che TikTok annoia.
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Lo studio è stato realizzato dalla American psychological association all’interno dell’Università di Toronto. L’esperimento social è stato effettuato su un campione di 1.200 persone. A una parte di loro è stato proposto un solo video lungo (di circa 10 minuti), senza la possibilità di scrollare alla ricerca di un altro contenuto, né di accelerare il tempo di riproduzione. Ai restanti, invece, è stato proposto un video breve, con la possibilità di scrollare e vedere nuovi contenuti. E il risultato è stato piuttosto sorprendente: i primi hanno giudicato soddisfacente questa esperienza, mentre i secondi si sono detti piuttosto “annoiati” di questo scroll (chiamato anche digital switching).
«Se le persone vogliono un’esperienza più piacevole quando guardano i video, possono provare a rimanere concentrati sul contenuto e ridurre al minimo il passaggio da un digitale all’altro – ha spiegato la ricercatrice ricercatrice Katy Tam che ha realizzato questo studio insieme al team dell’Univserità di Toronto – Proprio come pagare per un’esperienza più immersiva al cinema, un maggiore divertimento deriva dall’immergersi nei video online piuttosto che scorrerli».
Dunque, sembra cadere uno dei più grandi paradigmi che hanno condizionato la realizzazione e lo sviluppo delle principali piattaforme social negli ultimi anni.
E il paradosso è servito. Buona parte dei partecipanti a questo test, avevano spiegato di trovarsi – spesso e volentieri – nella condizione di prendere in mano il proprio smartphone e collegarsi a social come TikTok proprio per evitare di annoiarsi. E lo facevano scrollando verticalmente e passando rapidamente da un contenuto all’altro. L’esperimento ha, invece, confermato che questa dinamica sia controproducente e quello stato di noia si acuisce.
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