«Le prime sensazioni sono buone, avremo un gruppo straordinario in una stagione in cui gli obiettivi saranno gli stessi della scorsa». Morigerata e composta davanti ai microfoni, esuberante e determinante sul taraflex. La ricetta Isabelle Haak non cambia dopo le prime battute della stagione 2024/2025, l’opposto svedese era e resta la colonna offensiva dell’Imoco. Miss MVP vivrà la sua quinta stagione italiana, la terza in maglia gialloblu dopo la prima esperienza a Scandicci prima della parentesi con il Vakif. Niente VNL e Olimpiadi per lei, riposo concordato con il ct Giulio Bregoli dopo la Golden League vinta con la sua Svezia da miglior giocatrice del torneo.
Haak, primi tre giorni di lavoro in archivio, che sensazioni?
«Buone, come se fossero i primi giorni di scuola. Sono contenta di aver ritrovato la maggior parte delle ragazze e lo staff con cui abbiamo da discutere, finalmente abbiamo ricominciato dopo qualche mese di stacco».
Avete ricevuto l’abbraccio dei vostri tifosi che vi hanno raggiunto al Palaverde dal primo giorno, se l’aspettava?
«No e li ringraziamo di cuore per essere venuti la mattina presto a salutarci in allenamento pur essendo solamente le primissime battute stagionali».
E domani arriveranno le medagliate di Parigi, come le accoglierete?
«Sono state incredibili, hanno fatto un lavoro straordinario alle Olimpiadi, non vediamo l’ora di ritrovarle. Ci congratuleremo di persona con loro, sono state straordinarie».
Vi attendono 5 competizioni, che stagione prevede per l’Imoco?
«Sarà una stagione lunghissima, giocheremo anche il mondiale per club. Sarà stimolante, inizieremo subito con un trofeo in palio come la Supercoppa, penseremo a tutte le partite passo dopo passo. Lavoreremo tanto e integreremo le nuove arrivate cercando di trovare il ritmo piano piano, ma gli obiettivi sono gli stessi della scorsa stagione».
Come gestirete la pressione di dover vincere tutto ancora?
«Credo che governeremo le aspettative condividendole nel gruppo, come sempre. Questo club, grazie alle sue vittorie, si porta dietro la pressione di doversi ripetere anno dopo anno, è qualcosa a cui siamo abituati di partita in partita».
Quanto è invogliata a mettersi in gioco in un gruppo con così tante campionesse?
«Sarà divertente giocare con la squadra e le nuove arrivate, ricominceremo tutto da capo e proveremo a rivincere tutto».
Rispetto ad altre sue compagne ha avuto un’estate più leggera, la squadra si affiderà di più a lei in attacco all’inizio?
«Vedremo quali saranno le nostre sensazioni nelle settimane pre-stagionali. Credo che proveremo a distribuire il gioco coinvolgendo tutte, vedremo».
In Italia sarà testa a testa tra voi e Milano o si attende sorprese?
«Milano sarà competitiva, ma anche Novara, Scandicci e Chieri sono forti, lo hanno dimostrato l’anno scorso e si ripeteranno».
In Europa invece chi vi darà più fastidio?
«Le turche di sicuro, Vakif, Eczacibasi e Fenerbahce le aspetteremo in Champions, sono rimaste ad alti livelli, sono curiosa di vedere come se la caveranno».
Parlando a livello individuale, è lei il miglior opposto al mondo?
«Non spetta a me formulare considerazioni su me stessa. Ci sono tante giocatrici forti nella mia posizione, è l’unica cosa che posso dire con certezza».
E’ una delle giocatrici più forti a livello internazionale, le dispiace non aver disputato ancora un’olimpiade?
«E’ un’esperienza che mi manca, ora inizierà un nuovo percorso con la nazionale. Sarà diverso, voglio contribuire alla crescita della squadra e sperare di arrivare ai Giochi. Detto questo, ora siamo ad un livello inferiore, dovremo fare diversi passi in avanti anno dopo anno».
Con un gruppo così multiculturale a Conegliano per chi ha tifato a Parigi?
«Un po’ per tutte, non è stato semplice scegliere. Sicuramente l’Italia era in cima alle mie preferenze perché conosco tante giocatrici, alla fine è andata bene. Poi ovviamente ho guardato gli USA, la Polonia, il Brasile e la Turchia di Santarelli, il coach è tornato carico dopo le Olimpiadi».