A partire da settembre, le famiglie di Montebelluna dovranno fare i conti con l’aumento delle tariffe dei buoni pasto scolastici. Con la delibera di giunta del 5 agosto, l’amministrazione comunale ha stabilito di uniformare il costo dei pasti per tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, portandolo a 3,95 euro.
Questa scelta mette fine a quasi vent’anni di tariffe invariate e che estende l’aumento anche agli utenti di Casa Roncato e del servizio di ristorazione domiciliare. L’assessore all’Istruzione, Debora Varaschin, ha spiegato che questa decisione era ormai inevitabile: «Si tratta di una scelta operata dall’amministrazione considerato che dal 2005 le tariffe a carico delle famiglie sono rimaste invariate, nonostante l’aumento dei costi a carico del Comune dovuti all’incremento dell’Istat, da allora ben del 39,1%».
Fino ad oggi, le tariffe differivano leggermente tra i vari livelli scolastici: 3,15 euro per la scuola dell’infanzia, 3,25 per la primaria e 3,40 per la secondaria. Ora, con la nuova tariffa unica, tutti gli alunni pagheranno 3,95 a pasto. Lo stesso importo sarà applicato agli utenti di Casa Roncato e a quelli che ricevono pasti a domicilio, sebbene in situazioni di disagio socio-economico i costi siano interamente sostenuti dall’amministrazione comunale.
Il sindaco Adalberto Bordin ha sottolineato che la decisione non è stata presa a cuor leggero: «C’è stata una profonda riflessione da parte della giunta assieme ai tecnici comunali per cercare di trovare una formula che da un lato garantisse da parte del Comune la sostenibilità della spesa, costantemente in aumento, per quello che è uno dei servizi fondamentali per le famiglie con figli in età scolastica e, dall’altro, evitasse un eccessivo carico sulle famiglie stesse. Impresa non facile perché, come è noto, l’aumento dei costi ha toccato tutti gli ambiti, compreso quello alimentare, con inevitabili ripercussioni anche sul costo della ristorazione, rispetto al quale il Comune è dovuto intervenire dopo quasi 20 anni di tariffe invariate a carico delle famiglie».
L’aumento medio delle tariffe si attesta sul 20%, un valore che il primo cittadino ritiene coerente con l’inflazione registrata negli ultimi vent’anni. «Abbiamo cercato di adeguare le tariffe in maniera coerente, mantenendo comunque l’importo tra i più bassi della Provincia». Nonostante l’aumento, il Comune conferma il sistema di agevolazioni per le famiglie con un Isee inferiore a 19 mila euro e per i figli orfani o con disabilità, stanziando oltre 40 mila euro all’anno per sostenere le famiglie.
La richiesta della tariffa agevolata per il servizio mensa può essere presentata online sul sito del Comune, e nello stesso modulo è possibile chiedere anche le agevolazioni per il trasporto scolastico.
