Dal nostro inviato a Montreal
[1] J. Sinner b. [Q] B. Coric 6-2 6-4
Ben tornato Jannik! È un match di ordinaria amministrazione quello che vede protagonista Jannik Sinner sul Centrale di Montreal, nell’incontro che chiude il programma della sessione diurna. Un’ora e mezza e poco più bastano al n°1 del mondo per conquistare la 23esima vittoria su 24 partite sul cemento nel 2024.
Numeri pazzeschi per Jannik, acclamato a gran voce da tutto il pubblico canadese che gli riserva uno splendido pasillo de honor prima del suo ingresso in campo. Amato da tutti il nostro n°1, forse un po’ meno solo dai suo avversari, con cui comunque Sinner è sempre molto corretto (vedasi l’abbraccio a rete con Coric subito dopo il match). Il campione in carica è tornato, pronto a difendere il suo titolo: agli ottavi uno tra Lorenzo Sonego e Alejandro Tabilo, in un tabellone che, con le premature uscite di scena di Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas, è già ampiamente aperto.
A parte il suo primo turno di battuta, che inaugura il match, Borna Coric è costantemente sotto pressione al servizio, in particolare quando costretto a servire la seconda. Il croato è sempre costretto a fronteggiare palle break ad eccezione del primo gioco, offrendone ben dieci a Jannik Sinner.
L’azzurro fa giusto un po’ di fatica nel suo primo turno di servizio, ma per il resto corre via spedito. Anche senza un cinismo spietato sulle palle break (2/10 nel primo parziale), il n°1 del mondo alza i giri del motore al momento giusto. Break nel terzo e nel settimo game, poi due punti persi negli ultimi tre turni di servizio e 6-2 di routine in tre quarti d’ora.
Anche nel secondo set Jannik inizia alla grande: game di servizio a zero e break nel terzo gioco, mostrando superiorità su tutti i fronti: tecnica, tattica, mentale. Coric non sa che cosa fare, vedendosi costantemente sbattuto fuori dal campo.
Anche non dando l’impressione di fare chissà quali sforzi, Sinner tiene il comando della partita dall’inizio alla fine, provando anche qualche smorzata e qualche variazione. Non sempre vanno a buon fine, ma per il momento va bene comunque: nel sesto game l’altoatesino salva l’unica palla break concessa in tutto il match e dopo poco più di un’ora e mezza chiude 6-2 6-4 un match di ordinaria amministrazione per il n°1 del mondo. Welcome back!