Finalmente il solido e quadrato Matteo Arnaldi che mancava da troppo. L’azzurro è agli ottavi di finale del torneo di Montreal: cade sotto i suoi colpi Karen Khachanov, numero 16 del tabellone, con un doppio 7-5 e così raggiunge lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina al prossimo turno, oltretutto facendo un altro bel favore a Jannik Sinner, togliendo dal suo eventuale percorso un’altra testa di serie.
Già nel secondo gioco Matteo sembra poter mettere il muso avanti. Si ritrova sopra 15-40 ma Khachanov riesce ad annullargli ben quattro palle break. Le occasioni sprecate sembrano pesare poiché nel quinto gioco l’azzurro si fa beffare ritrovandosi sotto 3-2 e in risposta, ma rimane centrato con il controbreak immediato. Matteo è poi bravo ad annullare altre tre palle break e il russo dall’altra parte inizia a innervosirsi, tanto da regalare il set con un errore e un doppio fallo.
E piano piano Khachanov si fa sempre più mangiare dalla tensione e dal nervosismo. Quarto gioco emblematico: un rovescio fuori misura regala due palle break ad Arnaldi e la voglia di spaccare la racchetta è tangibile, poi si divora praticamente uno scambio, non chiudendolo e facendosi beffare da un pallonetto in recupero di Matteo: pallata fuori dal campo e warning. Poco dopo, il russo inizia a tirare tutto e Arnaldi va spesso fuori giri, ricambiando il break, concesso a zero. Nel dodicesimo gioco è di nuovo apoteosi per Arnaldi: contribuiscono due rovesci lunghi dell’avversario che lo portano a match point, ma poi è lui a prendersi la partita dopo uno scambio duro, chiuso sulla diagonale di rovescio.
Poco ficcante Khachanov, con 10 errori non forzati e ben cinque doppi falli in partita, non sfruttando a suo favore il 7/22 con la seconda di servizio dell’azzurro, che però è stato cinico: tre le palle break salvate sulle cinque concesse.