Una strategia di gara che ha fatto discutere e che, dopo i tre tentativi andati a vuoto e le parole a caldo al termine di una gara sofferta, ora sta portando ad altre riflessioni. Sergio Massidda, presente nel contest maschile dei 61 kg, all’interno del sollevamento pesi, alle Olimpiadi di Parigi 2024, prova a guardare avanti.
Queste le dichiarazioni dell’azzurro al sito della Federpesistica: “Io sono la dimostrazione che in questo sport c’è tanta tecnica e una grande parte mentale. Nel sollevamento pesi ci vuole tanta testa, e freddezza, quella che io oggi non sono riuscito ad avere. Questo risultato mi spingerà a lavorare ancora di più in palestra, per arrivare pronto ai Mondiali di dicembre. Vengo da un argento mondiale, quindi dovrò fare il massimo. Dopo la notte arriva il giorno e dopo Parigi arriva Los Angeles”.
Poi il sardo ha aggiunto: “Negli anni ho imparato a usare la pressione della gara, a trasformarla in adrenalina, ma oggi non ce l’ho fatta. Sarà perché c’era tutta la mia famiglia, amici e tante persone che credevano in me, non ho retto. Gli ultimi tre mesi sono stati tosti, tanti pensieri e negli allenamenti non sono sempre riuscito a dare il massimo. Vado via da Parigi con l’amaro in bocca, ma utilizzerò al meglio l’esperienza che ho maturato sulla pedana olimpica”.
Di altro parere, con parole chiare e dure, il tecnico Sebastiano Corbu. Che ha detto: “Negli ultimi tre mesi Sergio si è allenato in modo non adeguato all’impegno olimpico ed in pedana abbiamo visto purtroppo i risultati negativi di questo periodo. Ora pensiamo alla gara di Lucrezia che debutterà in una competizione olimpica e potrà fare bene”.