Secondo i suoi più accesi sostenitori, la transizione verde predisposta dall’Europa per raggiungere l’obiettivo di edifici a zero emissioni non è né obbligatoria né impatterà sui portafogli degli italiani. «Nessuno sarà obbligato a mettere il cappotto alla propria casa». «Né si sarà costretti a sostituire i serramenti per averne di più efficienti e con minore dispersione termica». Stessa volontà di minimizzare per quanto riguarda le caldaie a gas. «Anche se queste saranno messe fuori legge dal 2040, vietandone la produzione e la vendita, nessuno dovrà sostituire quelle già installate». Insomma, a sentire i difensori delle misure volute da Ursula von der Leyen e dalla maggioranza arlecchino che governa l’Europa, la transizione green sarà lieve come una piuma e quasi non ci accorgeremo di passare dall’età del combustibile fossile a quella dell’aria pulita.
In realtà, le cose non stanno proprio come ce le raccontano. E se è vero che la Ue non ha previsto alcun obbligo di mettere in regola il proprio appartamento con le nuove esigenze di Bruxelles, e neppure ha introdotto disposizioni per sostituire caldaie e serramenti entro una certa data, nei fatti sarà ciò che avverrà. Anzi, che sta già avvenendo.
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