GRADO «Ho detto che, ai miracoli, ci credo. Ma non a quello del salvataggio della prima squadra della Gradese. Devo ricredermi. Il miracolo si è avverato». È stato Raul Julian Scachinke, il presidente della Gradese Calcio, ad affermarlo ieri dopo che la società è riuscita a procedere all’iscrizione al prossimo campionato di Terza categoria.
«Sono felice e soddisfatto – ha aggiunto accanto a lui in occasione dell’annuncio dato per l’appunto ieri dalla dirigenza sportiva coinvolta, assieme al Comune di Grado, il presidente regionale della Figc Ermes Canciani – di poter continuare ad avere, sempre presente, nel nostro mondo del calcio regionale, la Gradese. Sono state smentite, così, quelle Cassandre che la vedevano negativamente».
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Sono state queste, dunque, due delle principali dichiarazioni uscite ieri dal palazzo municipale - partecipi anche il sindaco Giuseppe Corbatto, la vicesindaco Greta Reverdito e l’assessore allo Sport Maurizio Toso - nel corso di un incontro convocato proprio per ufficializzare, in modo congiunto, quest’importante notizia per l’Isola, «conseguita grazie all’impegno di diverse persone».
La prima squadra è salva insomma, e può continuare la sua storia senza lasciare “orfani” i settori paralleli (la società aveva infatti già annunciato di voler proseguire almeno con l’attività giovanile e il calcio a cinque).
La Gradese sarà al via, quindi, del prossimo campionato di Terza categoria. E con un nuovo allenatore: si tratta di Riccardo Maschietto, che risiede a Turriaco, che sinora si è dedicato, con ottimi risultati, alle attività giovanili. Tre erano le problematiche che ne avevano frenato l’iscrizione e avevano rischiato di far sparire dal calcio regionale una realtà importante, presente dal 1950, anno in cui nacque ufficialmente la Gradese in seno alla Figc. Una di queste era rappresentata in particolare dalla mancanza di giocatori.
Ebbene: in queste ultime settimane ci sono state alcune società che hanno deciso di aiutare quella lagunare, mettendole a disposizione una serie di atleti: Aquileia, Fiumicello, Monfalcone, Santa Maria la Longa, Cjarlins e Cervignano. Per quanto riguarda i calciatori locali, nella rosa compaiono Fabio Clama (probabile capitano della formazione), Marco Cutti, Mattia Troian, Jacopo Verginella, Riccardo Cicogna, Paolo Ferrante, Luca Caruzzi, Vincenzo Somma e Stefano Ciarabellini.
Ma una delle notizie che fanno più piacere è costituita dal fatto che ritornano all’ovile anche alcuni dei numerosi calciatori gradesi che militavano in altre compagini. «E speriamo che il prossimo anno ne ritornino degli altri», ha aggiunto a questo proposito lo stesso presidente della Gradese. Accanto a lui hanno partecipato all’incontro anche il direttore sportivo Mattia Pineatti e uno dei componenti del Direttivo, nonché responsabile del settore del calcio a cinque, Davide Menegaldo.
L’altro problema che veniva additato come una delle cause dello stop all’iscrizione era rappresentato dalla questione economica, ma Scachinke ha assicurato che, «seppur con molta fatica, tutto è stato risolto», fidejussione compresa. Il terzo nodo da sciogliere era quello dell’impianto. L’assessore Toso ha spiegato nell’occasione che il Comune si è impegnato a sistemare una serie di tasselli necessari a garantire l’attività della Gradese Calcio, e che «nel frattempo si procederà pure con l’iter per la realizzazione del completo ammodernamento dello stadio comunale», in pratica quasi un uovo impianto, iter che si sta trascinando dall’epoca della giunta Raugna, da quando cioè una parte dell’area fu tolta per far spazio a un parcheggio.
Un intervento per il quale la passata amministrazione guidata da Claudio Kovatsch aveva già ipotizzato una spesa di oltre un milione e mezzo di euro (la Regione nel frattempo ha già erogato 250 mila euro per la progettazione). Un ultima battuta sugli obiettivi stagionali. Il presidente vorrebbe mantenersi cauto ma è stato spinto a dire che «si punta a tornare in Seconda categoria». —
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