GROPELLO. Ancora giorni difficile per gli abitanti della zona residenziale Cielo Alto di Gropello Cairoli. Nel pomeriggio di ieri si è verificata una nuova spaccatura di un tratto di tubazione dell’acquedotto, con l’amministrazione comunale che invitava i residenti a «far scorta di acqua» per affrontare l’emergenze. I problemi sono cominciati sabato a causa della rottura di una saracinesca sotterranea che regola il flusso dell'acqua vicino ad un tombino di via Mezza, tratta già colpita da un precedente guasto di un tubo della rete idrica di distribuzione.
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Di conseguenza i tecnici di Asm Vigevano e Lomellina che hanno in gestione l'impianto hanno dovuto scavare sino a quattro metri di profondità per sistemare un guasto di una portata non certo minimale. Tutto ciò ha provocato l'interruzione della fornitura dell'acqua in tutta Gropello dalle 8 alle 10 del mattino di domenica.
Più tardi l'acqua è ritornata, seppure con una pressione bassa, tranne che per le 200 famiglie di Cielo Alto che hanno subìto un nuovo calvario durato sino alle 22 di domenica. Nel pomeriggio di ieri l'erogazione dell'acqua non è stata interrotta, nonostante i continui lavori.
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«Ho contattato subito i responsabili di Pavia Acque», spiega la sindaca Elisa Olga Bergamaschi. Nella giornata di ieri era prevista l’installazione di una pompa ad inverter nell'acquedotto che si trova nella zona. «Questo procedimento – spiega la sindaca – regolamenterà la pressione dell'acqua in modo tale che, dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) essere scongiurate nuove problematiche di normale erogazione del servizio».
Il potenziamento della pressione dell'acqua di questa area dovrebbe consentire un migliore approvvigionamento idrico anche nell'area del quartiere San Rocco. Il Comune aveva provveduto venerdì a far posizionare una cisterna per la distribuzione di acqua potabile per ovviare alle problematiche di chi si trova con i rubinetti all'asciutto, ma la cisterna ieri è stata tolta.
Nella notte tra venerdì e sabato si era spaccata anche una delle tubazioni principali di "Cielo Alto". Una continua fuoriuscita di acqua di cui i residenti si sono accorti in tutta la sua gravità solo nella prima mattinata sabato, intorno alle 7,30. A quel punto hanno subito telefonato alla sindaca. «Il problema nella maggior parte dei casi - spiega la sindaca Elisa Olga Bergamaschi - è quello di tubazioni in cemento armato, quindi che vanno trattate con estrema attenzione, vecchie di oltre 50 anni. Con le temperature che raggiungono anche 38 gradi e la pressione dell'acqua si formano delle bolle d'aria che provocano poi lo scoppio delle tubazioni. Con la pompa da inverter ci auguriamo di bloccare questa emergenza. Intanto ho anche intenzione di chiedere una riduzione del costo dell'acqua nella bolletta dei residenti di Cielo Alto che in questi ultimi giorni stanno subendo notevoli disagi».
A breve poi la prima cittadina gropellese e i dirigenti di Pavia Acque definiranno una strategia di completo rinnovo della rete idrica.
Le proteste
Ieri in una nota la segretaria del Pd gropellese Cristina Ornigotti ha criticato la gestione dell’emergenza: «Il servizio di erogazione dell'acqua la paghiamo cara e salata e comprende anche i costi di manutenzione – scrive Ornigotti –. Quindi sono doverosi gli interventi tempestivi di tecnici ed addetti ai servizi».
«In diversi frangenti ci siamo trovati senz'acqua o con pressione ridotta - commenta Faustino Giani, consigliere comunale di "Progetto Futuro" residente a Cielo Alto -. La mancanza d’acqua ha causato un grave disagio per l’igiene personale. In simili situazioni, al limite del collasso della rete, bisogna attivare piani di emergenza anche con il coinvolgimento eventuale della protezione civile. Ricordiamoci che nel nostro quartiere abitano anche diverse persone anziani, di conseguenza più fragili degli altri. Gli annunci di riunioni con Pavia Acque ora non servono». —
Mauro Depaoli