Questo 2024 è stato un anno molto importante per Naomi Osaka, che dopo lo stop dovuto alla maternità, è tornata piano piano, con la giusta progressione, a livelli simili a quelli espressi tra il 2018 e il 2021, quando vinceva Slam e si attestava al n. 1 del ranking WTA. La dimostrazione è rappresentata da alcuni match in modo particolare, come quello contro Iga Swiatek al Roland Garros, in cui ha espresso un tennis di altissimo livello e che ha reso evidente come la base di partenza sia molto solida. In seguito all’uscita al primo turno alle Olimpiadi di Parigi 2024, la nipponica giocherà mercoledì al National Bank Open di Toronto, contro la tunisina Ons Jabeur. Come di consueto, prima dell’esordio, è intervenuta in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni più interessanti.
Innanzitutto Naomi Osaka parla proprio delle Olimpiadi: “A Tokyo ero molto stressata, mentre a Parigi mi sono divertita molto di più. Ovviamente c’erano gli spettatori, quindi è stato qualcosa di molto diverso. Non ho soggiornato al Villaggio Olimpico ed è qualcosa di cui mi pento un po’, perché in questo modo non ho vissuto un’esperienza completa. Nel complesso è stato molto divertente, spero di poter giocare a Los Angeles“.
Poi parla delle sue sensazioni a Toronto: “Onestamente pensavo che avrei sentito molta pressione in questi giorni a Toronto, e magari potrei sentirla quando inizierò a giocare le mie partite. Ma penso che, per quanto sia stata dura la stagione europea, da quella ho imparato molto. Spero che mi aiuterà a diventare una tennista più completa. Non vedo l’ora di capire cosa succederà qui”.
Infine la chiosa sui suoi cambiamenti negli ultimi anni: “Quando ho perso alle Olimpiadi ero davvero devastata, ma anche circondata dal mio team. Poi sono tornata a casa e ho visto mia figlia che era felice. Era felice che fossi sua madre, per qualche motivo, e questo mi ha dato molta motivazione, mi sento come se fossi più giovane. Non voglio sembrare molto negativa, ma in un certo senso stavo cercando uno scopo nella mia vita. Il mio unico scopo era il tennis, ma l’anno di stop mi ha fatto capire che ci sono molte cose diverse nella vita e che il mondo è bello. Onestamente dopo la gravidanza non ero sicura di quale sarebbe stata la mia prossima mossa. Ricordo che ero in campo alla UCLA e quasi piangevo per la frustrazione perché sentivo di non poter correre come avrei voluto. Essere qui ora penso che sia un risultato davvero incredibile. Stavo guardando Iga allenarsi alle Olimpiadi perché so che c’è sempre qualcosa che posso imparare“.