Contratto siglato, caparra versata, lavori mai iniziati, ma credito fiscale ceduto. Il copione non si discosta da quelli più volte riscontrati in altri casi di bonus edilizi. Questa volta l’intervento riguardava il rifacimento completo di un bagno con l’abbattimento delle barriere architettoniche in una casa in provincia di Treviso.
Ora però il malcapitato di turno ha dovuto rivolgersi all’avvocato Maria Bruschi per provare a farsi restituire la caparra e a bloccare la cessione del credito.
A finire sotto accusa, da parte del cittadino trevigiano, è la Star Italia, azienda con sede legale a Milano e alta seda operativa a Comacchio (Ferrara), già finita al centro di alcune puntate di Striscia La Notizia e con cui ha aperto una battaglia legale. In questo caso il cliente si è trovato nel cassetto fiscale la cessione di un credito da 16. 050 euro, nonostante i lavori non siano mai stati realizzati.
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La firma sul contratto con Bgani Star (di diretta emanazione di Star Italia) risale al 2022, quando si è raggiunto l’accordo con un consulente di Star Italia. L’intervento sarebbe costato complessivamente 21.600 euro, di cui 400 euro di caparra e cinquemila di pagamento anticipato con un bonifico. Mentre tutto il resto sarebbe stato “pagato” attraverso lo sconto in fattura. Con il contratto si stabilisce anche entro quando avrebbe dovuto essere concluso il cantiere, ovvero entro agosto del 2023. Tempi decisamente larghi per rifare un bagno.
Ma i lavori non partono e il committente comincia a sollecitare Star Italia. Nonostante i ripetuti tentativi nessun operaio arriva nella sua abitazione per rifare il bagno. E nel frattempo iniziano i servizi di Striscia La Notizia, che preoccupano non poco il committente.
A questo punto, quando ormai la speranza di vedere rispettato il contratto viene meno, si rivolge all’avvocato Maria Bruschi. E scopre che non solo ha pagato l’anticipo senza vedere iniziare i lavori, ma sul cassetto fiscale si trova la cessione del credito da sedicimila euro.
E questo peggiora la situazione. Perché se prima il malcapitato di turno teme di aver perso la caparra di cinquemila, ora ha paura anche di avere guai con la giustizia. Da qui la decisione dell’avvocato Bruschi di inviare un’immediata diffida alla Bagni Star, chiedendo la restituzione di quanto versato e di fermare ogni azione di cessione del credito. E in un secondo momento di proseguire con la querela ai danni di Star Italia. L’azienda in questi mesi si è sempre difesa affermando di essere stata oggetto di “una campagna mediatica negativa”.
«La serietà e l’impegno ripagano sempre», sono state le parole di Sara Cavallari, responsabile relazioni di Star Italia, riportate dall’agenzia Adnkronos, dopo il sequestro dei video di Striscia. «La nostra è una azienda seria impegnata a risolvere con responsabilità qualsiasi problematica che possa sorgere con i clienti».
Star Italia è stata destinataria però di altre querele da parte di clienti che non hanno visto realizzare gli interventi concordati. Al momento, va precisato, non risultano esserci inchieste della procura su Star Italia.
Certo i bonus fiscali in questi ultimi anni – dal “facciate” al 110% – sono in molti casi diventati una croce per chi ne ha usufruito, alle prese con lavori promessi e mai fatti, o peggio con inchieste giudiziarie, come chi si è affidato ai consorzi Sgai e Casa Zero.