TRIESTE. Addio alla vecchia ciminiera di Monte San Pantaleone. Mercoledì 28 agosto, alle 19, la struttura di Giarizzole sarà demolita con un carico di esplosivo. L’operazione, resa necessaria da ragioni di sicurezza, dato lo stato di abbandono della struttura, durerà al massimo qualche ora: poi i 49 metri bianchi e rossi del camino spariranno dello skyline cittadino.
La ciminiera fu collaudata nel 1972, anno di inaugurazione dell’inceneritore di via di Giarizzole. Formata da una canna refrattaria interna, un’intercapedine e un anello in cemento armato esterno, la torre rimase in funzione per quasi vent’anni. Fino al 1999, quando all’apertura del nuovo centro in via Errera l’ex inceneritore di Monte San Pantaleone fu dismesso. Oggi versa in un stato di forte abbandono: i magazzini sono sostanzialmente utilizzati come depositi. Il camino cade ormai a pezzi.
Già nei mesi scorsi era stato segnalato il distaccamento di parti del calcestruzzo che riveste lo scheletro metallico della ciminiera, tanto da richiedere l’interdizione dell’area per motivi di sicurezza. Recenti ricognizioni dei Servizi di Edilizia pubblica – avvenute anche per mezzo di droni – hanno potuto quindi constatare lo stato di «degrado» e «pericolosità» della struttura, con cavillature diffuse su tutto il fusto del ballatoio.
Nella parte bassa il calcestruzzo appare rigonfio, quella superiore presenta evidenti distacchi di copriferro e buchi nella struttura portante.
La canna refrattaria interna è ancora integra, ma ormai esposta alle intemperie: l’anello in cemento armato appare infatti “strappato” su più punti. «Il manufatto versa in condizioni potenzialmente pericolose», conferma l’assessora al Patrimonio immobiliare Elisa Lodi. «Abbiamo pertanto convenuto di procedere con la demolizione».
Inizialmente si è valutato di procedere con la demolizione mediante un robot micro-controllato, oppure utilizzando un escavatore cingolato sollevato a 25 metri da terra. Esclusa la prima opzione perché troppo onerosa (il preventivo era di 185 mila euro) e la seconda in quanto avrebbe richiesto la realizzazione di un’imponente rampa solo per sollevare la ruspa, alla fine la scelta è ricaduta sulla demolizione controllata con esplosivi. L’operazione richiederà in tutto 135 mila euro più Iva, coperti dall’accordo quadro di cui esecutore è Valerio Sabinot Srl.
La data individuata è il 28 agosto, a partire dalle 19. La ciminiera verrà fatta brillare tramite micro-cariche esplosive collocate in misura e posizioni tali da assicurare che il camino sia raso completamente al suolo: prima di procedere, per ragioni di sicurezza, verrà realizzato una sorta di “cuscino” di caduta. Terminata l’operazione si procederà a prelevare le macerie della torretta e trasportarle in discarica.
L’operazione richiederà il coordinamento di istituzioni e forze dell’ordine, Polizia locale e stradale. I primi dettagli sono stati affrontati nei giorni scorsi durante un tavolo in Prefettura. «Il programma è in fase di definizione», precisa l’assessora alla Sicurezza Caterina de Gavardo. Nelle prossime settimane verranno quindi definitive eventuali modifiche alla viabilità: non è escluso che, durante la demolizione, sarà ordinata una breve sospensione del traffico sulla Grande viabilità, e un divieto di sosta in via di Giarizzole. Solo per qualche ora.