Soltanto al photofinish si è potuta assegnare la medaglia d’oro dei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi 2024. L’arrivo incertissimo della gara regina, con cinque atleti racchiusi in appena sei centesimi, ha avuto bisogno della revisione della fotografia scattata all’arrivo per assegnare il titolo. I primi due uomini che hanno tagliato il traguardo sono accreditati dello stesso tempo, ovvero un 9.79 corso 1,0 m/s di vento a favore. A separare lo statunitense Noah Lyles e il giamaicano Kishane Thompson sono stati appena cinque millesimi: l’americano ha formalmente trionfato con il crono di 9.784, mentre il giamaicano si è fermato a 9.789.
Il Campione del Mondo ha rimontato con uno spettacolare lanciato nella seconda parte di gara e proprio all’ultimo metro è riuscito a operare il sorpasso ai danni del caraibico, che al contrario si è imballato proprio sul più bello dopo una partenza a fionda, quando ormai sembrava essersi laureato l’uomo più veloce del Pianeta. Sono dietro di un soffio l’altro statunitense Fred Kerley (bronzo con 9.81 dopo l’argento di tre anni fa), il sudafricano Akani Simbine (9.92, record nazionale) e il nostro Marcell Jacobs (9.85), che è stato semplicemente strepitoso nella corsia più esterna e che si è fermato ad appena quattro centesimi dal podio e a sei centesimi dal vincitore.
Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 ha offerto la miglior prestazione cronometrica degli ultimi tre anni, portandosi ad appena cinque centesimi dal record europeo che egli stesso timbrò in occasione dell’apoteosi totale nella capitale giapponese. Si è trattato della prima finale della storia in cui tutti i partenti sono scesi sotto il muro dei dieci secondi, per la prima volta sette hanno corso in meno di 9.90, si è materializzato il minor distacco tra il primo e il secondo classificato: una gara semplicemente stellare dove erano presenti tre statunitensi, due giamaicani, due africani e un italiano, l’unico europeo di un evento stellare.