Amante dei dittatori e golpista mancato. Donald Trump si congratula con Vladimir Putin per lo storico scambio di prigionieri che l’ex presidente americano considera una «vittoria» per il leader russo.
In un comizio ad Atlanta, Trump non ha citato esplicitamente nessuno degli americani rilasciati. «Voglio congratularmi con Putin per aver concluso un altro grande accordo – ha detto il tycoon che punta al ritorno alla Casa Bianca – Cinquantanove ostaggi, non ho mai pagato nulla. Ragazzi, facciamo accordi orribili, davvero pessimi. E’ bello dire `li abbiamo riportati a casa´, senza dire che tutto questo costituisce un precedente pessimo».
Fra le persone rilasciate nell’ambito dell’accordo c’è anche il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich. Trump è stato reticente a parlarne nel primo anno di detenzione, ma poi a maggio ne aveva chiesto la liberazione. E in varie occasioni negli ultimi mesi ha detto che avrebbe ottenuto il rilascio del reporter se eletto il prossimo novembre, un passo che – ha sostenuto – Putin avrebbe fatto «per me, e per nessun altro».
Negli ultimi giorni ha contestato lo storico accordo, che ha visto coinvolte almeno 24 persone e sette Paesi, su Truth e poi in un’intervista a Fox.
Trump, secondo il Washington Post, autorizzò un accordo per il pagamento di due milioni di dollari alla Corea del Nord per spese sanitarie nel rilascio di Otto Warmbier, lo studente americano liberato da Pyongyang nel 2017.
Trump ha sempre sostenuto che non sia mai stato pagato nulla. Warmbier morì poco dopo il rientro negli Usa.
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