FORGARIA. È uno dei volti imprenditoriali storici del Comune di Forgaria, dov’è attiva fin da quando aveva 18 anni, e il suo nome – e il suo ruolo – sono anche inscindibilmente legati al ricordo della drammatica pagina del terremoto del ’76: sabato 3 agosto ha compiuto 80 anni Caterina (per amici e clienti Katy) Collino, la parrucchiera del paese, tuttora in attività nel suo salone, insieme alla figlia Manuela.
«Un’istituzione, a Forgaria», commenta il sindaco Pierluigi Molinaro, rivolgendo alla signora gli auguri dell’amministrazione e dell’intera comunità, grata per la dedizione e l’impegno dimostrati sempre, inclusi appunto i terribili mesi successivi al sisma.
«In quel periodo – rievoca il primo cittadino – Katy era andata a lavorare, per una stagione, a Bibione; non appena aveva un giorno libero tornava però a Forgaria e si sistemava in piazza, sotto un ombrellone, per tagliare gratuitamente i capelli a chiunque ne avesse bisogno, donne e uomini. In seguito ha ripreso a lavorare stabilmente in loco, e a tutt’oggi la sua presenza è costante: la serranda sempre aperta del salone è una sicurezza, in una realtà piccola come la nostra».
«Katy – sottolinea – è un modello di come si possa portare avanti, con passione, un’attività commerciale anche in luoghi periferici, nei quali la sopravvivenza dei servizi essenziali è a forte rischio: e la professionalità di madre e figlia è tale da richiamare clienti pure da Comuni vicini. Esempi dal valore immenso, ormai difficili da incontrare».
Del resto è tutta la storia della famiglia Collino ad essere un emblema di attaccamento territoriale e di tenacia: il padre della parrucchiera era infatti un noto impresario, che lasciò un segno importante nel post terremoto, in un borgo che aveva subito pesantissimi danni dalle scosse.
«Un personaggio molto conosciuto, proprio per il ruolo giocato nella ricostruzione», conferma Molinaro, richiamandone anche «l’impegno profuso nel sociale» e sottolineando poi che «il negozio di Katy fu uno dei primissimi a riaprire, pochi giorni dopo il dramma, non appena le condizioni lo resero possibile: lei era sul posto già alle 6».
L’attività è fra l’altro affacciata sulla via principale di Forgaria: «Anche per questo – conclude il sindaco – è stato un simbolo, un faro della rinascita dopo la tragedia del’76. Un segno di ritorno alla normalità, di riconquista».
