Insegnante di Rovigo salva due bambini: la donna aveva partecipato durante le vacanze ai corsi dell’Usl 4 per la disostruzione delle vie aree. Due i piccoli che le devono la vita. E lei ha scritto una lettera accorata all’Usl del Veneto orientale per ringraziare l’Heimlich Team del dottor Daniele Bison e la professionalità nell’organizzare questi corsi che continuano lungo tutto il litorale veneziano, ieri sera anche a Porto Santa Margherita.
I due episodi sono l’ulteriore conferma di quanto sia utile apprendere le manovre nei bambini. La signora Rita Tisbo, insegnante di Rovigo, ha scritto all’Usl per raccontare che tempo fa a Jesolo aveva partecipato a una lezione dell’Heimlich Team, una di quelle gratuite nelle strade e piazze organizzate dal coordinatore, il dottor Daniele Biso e il suo affiatato team protagonista in tanti corsi sempre molto partecipati. E, grazie a quanto imparato, ha potuto salvare la vita a due bambini che stavano soffocando.
«Mi trovavo a un picnic con bambini di 3 e 4 anni», racconta, «ciascun piccolo mangiava tranquillamente il suo panino masticando autonomamente, ma mi sono accorta che uno di loro, più timido e gracilino, mi guardava con occhi spalancati. Boccheggiava come un pesciolino, portando le sue manine al collo. E il suo volto cambiava vistosamente colore. Immediatamente, ho preso e girato a pancia i giù il bambino praticando il preziosissimo insegnamento per la disostruzione. Frazioni di secondi, sangue freddo, autocontrollo, non mi sono fatta prendere dal panico, ma dal senso di dovere. Ho dovuto agire nell’immediato». Prosegue: «Al terzo colpetto il bambino fortunatamente ha sputato a terra un blocco di mollica riprendendo subito colore al volto e anche il respiro. Grazie al cielo sono stata capace ed efficace nella pratica disostruttiva».
Un altro episodio simile è avvenuto in una pasticceria in montagna, tra i clienti del locale: «Ho sentito una madre urlare impazzita che il bambino stava soffocando a causa di una caramella gommosa che aveva appena ricevuto», racconta ancora, «panico, urla e ancor peggio la madre che tentava con le dita di togliere la caramella dal cavo orale peggiorando la situazione. Istintivamente mi sono fatta largo tra la gente, ho afferrato il piccolo e anche in quel caso sono riuscita fortunatamente a salvare un’altra vita, pensando tra me e me quanto importante sia il divulgare tali iniziative. Grazie infinite». L’Usl 4 ha ringraziato a sua volta la signora Rita per il tempestivo intervento e la preziosa testimonianza