Un vero peccato per Leonardo Deplano. L’azzurro, presente nella Finale olimpica dei 50 stile libero uomini, non è riuscito a replicare il 21.50 con cui aveva avuto accesso all’atto conclusivo odierno. Una partenza letargica non gli ha permesso di recuperare rispetto ai rivali, da questo punto di vista più pronti.
Una gestione che quindi alimenta un po’ di rammarico perché nella parte nuotata l’azzurro ha fatto vedere ottime cose, ma in una gara sul filo dei centesimi ogni minima imperfezione costa carissimo e così è stato. Non è un caso che il nostro portacolori abbia chiuso settimo in 21.62, a 0.06 dal podio del francese Florent Manaudou (bronzo in 21.56).
Da sottolineare che quest’ultimo abbia imitato Michael Phelps, capace cioè di andare a medaglia in quattro edizioni consecutive dei Giochi nella medesima specialità (50 stile libero nel caso del transalpino): oro a Londra 2012, argento a Rio 2016, argento a Tokyo 2020 e in casa un bronzo di grande valore.
Pronostici rispettati relativamente al vincitore, ovvero l’australiano Cameron McEvoy che si è imposto in 21.25, grazie a uno stacco fulmineo e a una progressione notevolissima. Niente da fare per il britannico Benjamin Proud, che ha cercato di mettere pressione al suo avversario, ma si è dovuto accontentare dell’argento in 21.30.