L’intelligenza artificiale può rilevare il cancro al seno con cinque anni di anticipo rispetto ai metodi tradizionali. Questo è il clamoroso risultato ottenuto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Lo studio risale al 2021, quando il team ha creato un sistema innovativo basato sull’intelligenza artificiale, in grado di prevedere l’insorgenza del cancro al seno fino a cinque anni prima della diagnosi clinica.
Il meccanismo si basa sul ”deep learning”, la tecnologia che caratterizza l’Ai e consente a questi sistemi di apprendere e migliorare le proprie capacità attraverso l’esperienza e la raccolta dati. Lo stesso procedimento che solleva dubbi in termini di privacy, potrebbe offrire una nuova, grande speranza nella lotta contro il cancro.
Il sistema, denominato Mirai, è stato testato in tre ospedali situati in diverse aree geografiche: Stati Uniti, Svezia e Taiwan in modo da verificarne l’efficacia su etnie differenti, un aspetto cruciale poiché molti modelli predittivi già esistenti non sono efficaci con popolazioni come le donne afroamericane. Mirai ha dimostrato di superare questi ostacoli, offrendo risultati promettenti.
La prima fase consiste nell’acquisizione delle mammografie a raggi X, che vengono analizzate tramite un algoritmo chiamato ”Image encoder”. Questo strumento consente al sistema di ”metabolizzare” i dati delle mammografie, studiando attentamente i risultati dello screening. Le immagini vengono poi integrate con altre scansioni digitali, fornendo una rappresentazione più completa della mammografia. Si sa che la forza dell’Ai è la capacità di analizzare una miriade di dati in un tempo inconcepibile per il cervello umano. Infatti, il sistema Mirai considera contemporaneamente variabili fondamentali per la diagnosi, come l’età della paziente, il peso, i valori ormonali e la storia familiare.
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