PAVIA. Lo svincolo della tangenziale Ovest “Ospedali”, chiuso da fine aprile, è stato riaperto con qualche giorno di anticipo sul termine del fine lavori indicato per il 9 agosto. Una buona notizia anche per chi si deve recare sulla tangenziale est, quindi verso Stradella e Broni. Così dopo tre mesi di code e traffico nella zona intorno al polo sanitario, finalmente via Bassi, via Taramelli e le strade limitrofe possono respirare.
Un collegamento atteso
Chiuso questo capitolo adesso ci si potrà dedicare al cavalcavia sulla tangenziale che collega gli istituti del polo sanitario di Pavia Ovest al policlinico San Matteo. E qui le previsioni dicono che potrà essere agibile nel 2025, dopo ben 31 anni di attesa. Se Milano-Serravalle in merito ha fatto la sua parte, ora tocca al Comune: i finanziamenti ci sono e, dei due progetti viabilistici da realizzare, solo uno non è ancora nero su bianco. Gli interventi sono stati resi necessari per procedere all’apertura del cavalcavia che collegherà il San Matteo ed il Cnao alla Maugeri, Mondino e gli istituti universitari, senza dimenticare la connessione strategica fra i parcheggi delle strutture sanitarie. Opere propedeutiche (tecnicamente ispezione dei manufatti), portate avanti dalla Milano-Serravalle al fine di passare la palla a palazzo Mezzabarba per gli ultimi “ritocchi” viabilistici.
Controllo e manutenzione
Lo svincolo è rimasto chiuso a partire dal 29 aprile per dare la possibilità agli operai di intervenire proprio sul cavalcavia al fine di fare lavori di controllo e manutenzione.
Come detto, missione compiuta; adesso sarà l’ufficio tecnico del Comune a cantierizzare due rotonde alle estremità del cavalcavia. Le più rosee aspettative facevano presagire l’inaugurazione dell’infrastruttura entro l’anno, bisognerà aspettarne ancora un altro; niente, comunque, rispetto ai 30 di attesa fin qui consumati.
Una storia italiana
Quella del cavalcavia, infatti, si può definire una tipica storia italiana: dal taglio del nastro della tangenziale ovest (era il 1994) il cavalcavia non è mai entrato in funzione anche per motivi burocratici che riguardavano alcuni terreni da espropriare. Con due carreggiate a due corsie ormai pronte e una trattativa andata per le lunghe, si decise di inaugurare la tangenziale lasciando il ponte al suo destino. Risultato, a distanza di tre decenni esatti, l'attraversamento è rimasto in bella mostra senza essere fruibile. Ora c’è molta al carne al fuoco e si spera di essere alle battute conclusive.
Parla l’assessora
Nello specifico, dei due finanziamenti, quello da 900mila euro prenderà forma nei prossimi mesi, spiega l’assessora ai Lavori Pubblici Alice Moggi: «Inizieremo i lavori per la nuova rotonda in zona Dea verso l’autunno inoltrato; il progetto è stato finanziato con i soldi del Bando Periferie. L'altra, già presente in zona Mondino, sarà da aggiornare. Il costo, per i quali è previsto l’impiego di risorse comunali, è di 600mila euro, ma i tempi saranno più lunghi perché il progetto deve ancora prendere forma».