DOBERDO’. Il Servizio biodiversità della Regione ha chiesto in questi giorni ad Anas, ma anche al Comune di Doberdò del Lago, di considerare la realizzazione di un “rospodotto” capace di evitare la strage di anfibi che anche quest’anno, tra fine febbraio e inizio marzo, si è verificata sulla Strada statale 55 del Vallone. Il fenomeno, quello della migrazione degli anfibi dalle pendici carsiche al lago di Doberdò, dove si riproducono, interessa, comunque, anche le strade perimetrali dello specchio d’acqua, via Trinko e via Bonetti, di competenza comunale.
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Il direttore del Servizio biodiversità, Fabrizio Fattor, si è mosso a fronte della segnalazione ricevuta dall’Associazione ambientalista Rosmann che anche alla fine dello scorso inverno ha attivato delle squadre di volontari per raccogliere rospi e rane così da trasportarli sull’altro lato della Ss 55, evitandone lo schiacciamento. «Per il sito in esame si stima una mortalità annuale non inferiore a 500 individui riproduttivi persi a causa degli investimenti stradali a carico di varie specie – scrive nella lettera, inviata per conoscenza anche all’Associazione Rosmann, il direttore del Servizio biodiversità –; in particolare risultano particolarmente visibili Rana agile (Rana dalmatina, inserita nell’allegato IV della Direttiva habitat 92/43/CEE) e Rospo comune (Bufo bufo, specie di interesse regionale ai sensi della legge regionale 9/2007 e relativo Regolamento per la tutela della flora e della fauna di importanza comunitaria e di interesse regionale)». Gli esemplari schiacciati quest’anno sono stati talmente tanti, secondo la Rosmann, da creare anche un vero pericolo per la circolazione stradale.
Il Servizio biodiversità rileva da parte sua che «recentemente sono stati avviati nel territorio regionale due progetti di realizzazione di sottopassi per anfibi e altra piccola fauna, i cosiddetti “rospodotti”: uno avviato dall’Edr di Pordenone in località Santissima e uno avviato dall’EDdr di Gorizia in località Brazzano».
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Per il sito di Bonetti esiste peraltro già progetto di prefattibilità per un “rospodotto” elaborato dalla Provincia di Gorizia nel 2015. «A comprova del fatto che la criticità del sito è nota da tempo – aggiunge Fattor – e che più volte sono state considerate possibili soluzioni al problema». La proposta progettuale, che al tempo prevedeva una spesa attorno ai 50 mila euro per creare un passaggio sotto il piano stradale, interessa sia la viabilità statale sia comunale. Il Servizio biodiversità della Regione ha quindi inoltrato la documentazione esistente ad Anas e al Comune di Doberdò e per conoscenza anche all’Edr Gorizia e al Servizio infrastrutture e opere strategiche della Regione. «Siamo davvero felici dell’iniziativa del Servizio biodiversità – afferma il presidente dell’Associazione Rosmann Claudio Siniscalchi – e speriamo possa segnare una presa in carico e una soluzione del problema». I rospi sono determinanti per il mantenimento dell’equilibrio ecologico del territorio e della sua biodiversità, ma la specie presenta un progressivo regresso causato dalla perdita di habitat, frammentazione del territorio, emergenza climatica.