Le parole del parroco, il silenzio, le preghiere, le lacrime, e poi ancora il silenzio, i ricordi, il buio, le candele accese in mano e l’inno della Juventus.
La sera del primo agosto si sono riuniti in centinaia alla veglia a Conselve, spostata all’interno del Duomo a causa del maltempo, per ricordare Arianna Cuccato, la 16enne vittima di un grave incidente stradale mentre rientrava da Sottomarina con gli amici, lungo la Monselice Mare a Correzzola all’altezza di via Bassa.
«Siamo qui per dedicare un pensiero ad Arianna e per stare accanto a chi era con lei e ai suoi genitori. Come presidenza di Azione Cattolica ci sentiamo profondamente colpiti dall’accaduto perché Arianna e gli altri ragazzi erano coinvolti sia come educatori sia con ruoli di responsabilità all’interno del nostro organismo», ha letto Martina Benetazzo, presidente dell’Azione Cattolica di Conselve, a cui era iscritta Arianna e tutti gli amici che erano con lei quella sera. «Questa sera vogliamo stringerci insieme a tutti i giovani che vivono la nostra comunità, ricordandoci che nessuno di noi è solo in questo momento. È importante dedicarci questo tempo e affidare noi e le nostre preghiere a Dio in questo momento di difficoltà».
«Arianna non aveva paura di dire le cose, soprattutto quelle belle, anzi, non aveva paura di niente», ha poi proseguito il seminarista Matteo Conte, che con la giovane e i vari gruppi ha condiviso molti momenti in parrocchia. «Lei era innocente e pura. Da quando ho conosciuto Arianna non l’ho mai vista sola, sempre in compagnia. Questa cosa ci ricorda che noi siamo fatti di relazioni. Il bene torna sempre indietro, ne siamo consapevoli guardando questa chiesa piena di persone che la amavano».
Hanno infine concluso i genitori Andrea e Alessia con emozione, avvolti in un unico abbraccio: «Un grazie di cuore a tutti i ragazzi che hanno organizzato questa cosa. Cercate di mantenere un dialogo con i genitori, non chiudetevi in voi stessi, parlate dei problemi, di tutto quello che vi succede nella vita. Avete tanto da insegnare a noi adulti. I ricordi e le testimonianze su Arianna ci fanno emozionare, lei ha lasciato tanto a ognuno di noi. Stiamo riscoprendo una sensibilità unica in tutti voi».
Nel frattempo, la procura ha conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo della ragazza al medico legale Sindy Visentin e all’ingegnere Gherardo Fais, affinché quest’ultimo possa ricostruire dinamicamente l’accaduto e determinare esattamente come sia avvenuta l’uscita di strada della Fiat Punto.