Condizioni igienico sanitarie precarie, cucine sporche, bagni del personale che ricordano le peggiori latrine pubbliche: il Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian) dell’Usl 6 Euganea, diretto da Stefania Tessari, ha disposto la chiusura di tre ristoranti, sanzionati con multe fino a 6 mila euro. Da inizio anno sono complessivamente 23 i ristoranti su cui si è abbattuta la scure del Sian impegnato a garantire la salute dei consumatori.
Gli ultimi tre ristoranti sono stati chiusi e sanzionati lo scorso fine settimana per scarsa igiene nelle cucine, mancato utilizzo dell’abbattitore – obbligatorio e fondamentale per garantire la salute del consumatore che ama il pesce crudo – alimenti non tracciati e utilizzo inappropriato o insufficienze dei locali a uso esclusivo dei lavoratori.
Si tratta di tre ristoranti che propongono tra le altre cose, piatti a base di pesce crudo e tutti e tre si trovano in provincia.
Oltre alla chiusura, i tre locali sono stati sanzionati con multe da mille a 6 mila euro.
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«Queste condizioni di grave insufficienza dal punto di vista igienico-sanitario», sottolinea Tessari «si evidenziano solitamente nelle zone retrostanti le sale ristorante, spesso belle, curate ed eleganti. I controlli insistono in modo particolare sugli ambienti non accessibili alla clientela come cucine, magazzini, zone deposito e servizi igienici del personale. Di fondamentale importanza per garantire la salute del consumatore che mangia pesce crudo è la verifica della presenza e dell’uso dell’abbattitore che garantisce rispetto alla presenza di eventuali parassiti nei pesci».
Il Sian da inizio anno, nella sua attività di routine di vigilanza e controllo sui ristoranti di città e provincia, ha sospeso 23 attività su un totale di mille controlli e ha riscontrato in un ristorante su quattro delle non conformità, non così gravi da portare alla sospensione dell’attività, ma che hanno richiesto interventi di ripristino: si tratta per lo più di pavimenti sporchi, muri scrostati, servizi igienici non utilizzabili o in condizioni indecenti.
Da inizio anno sono stati notificati anche 67 episodi di malattie a trasmissione alimentare nei consumatori, ognuno con il coinvolgimento di più persone, soprattutto bambini e anziani.
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Per la maggior parte si è trattato di salmonelle, spesso causate dal consumo di alimenti contaminati al ristorante e dal consumo di dolci come il tiramisù, anche di preparazione casalinga con uova di galline di casa così come di produzione industriale.
«La nostra attenzione per la salute dei consumatori è massima» evidenzia Tessari, «intensificheremo questo tipo di controlli in collaborazione con i carabinieri del Nas e della Forestale».
