Nella storia della ginnastica artistica italiana, mai nessuna azzurra è riuscita a conquistare due medaglie alle Olimpiadi. Alice D’Amato si è fermata un solo decimo dallo scrivere una pagina memorabile dell’antologia della Polvere di Magnesio alle nostre latitudini. Dopo lo splendido argento nella gara a squadre, la genovese ha accarezzato il bronzo nel concorso generale individuale, ovvero la gara che incorona la Reginetta e che premia le atlete più complete su tutti gli attrezzi.
Alice D’Amato non si tirata mai indietro alla Bercy Arena di Parigi, anzi ha costantemente rilanciato la propria azione credendo fermamente di potersi regalare un sogno: l’esecuzione di un memorabile esercizio alle parallele asimmetriche (14.800) e una trave di enorme sostanza (14.033) hanno fatto sperare nel surreale, ma purtroppo la rotazione finale al corpo libero (che peccato quell’uscita di pedana in prima diagonale, costata un decimo di penalità sul 13.500) ha sancito il sorpasso di misura da parte di Sunisa Lee.
Stiamo parlando della Campionessa Olimpica di Tokyo 2020, indiscutibilmente una delle più forti in circolazione: la nostra portacolori è stata beffata soltanto da certi calibri dal palmares enorme, chiudendo con un elevatissimo 56.333 che sansice la caratura internazionale raggiunta dalla vice campionessa d’Europa sul giro completo. Nemmeno Vanessa Ferrari si era spinta a tanto nell’all-around dei Giochi, oggi la 21enne ha ribadito nuovamente di essere un portento assoluto.
Vero che vola solo chi osa farlo, ma oggi Alice D’Amato è andata oltre e ha sognato un qualcosa che aveva i contorni dell’innominabile, dell’impronunciabile, del “surreale ma bello”: la medaglia nell’all-around… C’è andata vicinissima, ma non come Icaro: la nostra portacolori non è andata a scottarsi e non è sprofondata, ma ha banchettato al tavolo dei colossi totali e ha spaventato una Campionessa Olimpica, ha danzato insieme a Simone Biles e Rebeca Andrade (là davanti a giocarsi l’oro), ha firmato un punteggione da brividi. Non è finita qui: tra domenica e lunedì le finali di specialità tra parallele, trave e corpo libero potrebbero regalare ancora sorprese…