Ieri sera, mercoledì 31 luglio, il nuotatore cinese Zhanle Pan ha sbriciolato il nuovo record olimpico nei 100 m stile libero, conquistando la medaglia d’oro fermando il cronometro a 46.40. Un primato molto significativo, arrivato all’interno di una vasca giudicata “lenta” da molti dei concorrenti in lizza.
Nel day after però c’è chi insinua dubbi, cavalcando la polemica riguardante il più che controverso caso dei ventitré nuotatori cinesi risultati positivi al test antidoping prima di Tokyo 2020 ma graziati dalla WADA e dalla CHINADA dopo che i diritti interessati sono riusciti a dimostrare la contaminazione indiretta al farmaco, nello specifico la trimetazidina, presso l’hotel in cui alloggiavano.
A nutrire concreto scetticismo su quanto visto ieri è stato Brett Hawke, titolato allenatore dell’Australia, il quale ha posto una sorta di questione di legittimità circa quanto fatto da Pan.
Nello specifico il coach, mentore anche del brasiliano Cesar Cielo Filho, ha etichettato quanto fatto dal cinese come “Non umanamente possibile” in un video pubblicato sul suo profilo Instagram: “Sarò onesto. Sono arrabbiato per quella nuotata, sono arrabbiato per una serie di ragioni – ha detto Hawke nelle parole raccolte da Insidethegames – I miei amici sono i nuotatori più veloci della storia: da Rowdy Gaines ad Alex Popov a Gary Hall Jr, Anthony Irvin, fino a King Kyle Chalmers. Conosco queste persone intimamente, le ho studiate per 30 anni. Ho studiato questo sport, ho studiato la velocità, la capisco, sono un esperto. Non è reale, non batti Kyle Chalmers, David Popovici, Jack Alexy, non batti quei ragazzi in una lunghezza intera nei 100 stile libero. Non è umanamente possibile“.
Ma c’è anche chi la vuole vedere diversamente: stuzzicato sull’argomento, il veterano oceanico Chalmers, dopo aver ottenuto l’argento ha dichiarato di pensare che il record del mondo sia stato realizzato con un Pan “pulito”: “Faccio tutto il possibile per vincere le gare e confido che tutti facciano lo stesso e rimangano fedeli all’integrità dello sport. Ho fiducia in questo, confido che abbia fatto tutto il possibile per essere lì, merita quella medaglia d’oro. Ho fatto tutto il possibile per lottare e salire sul gradino più alto del podio. Sono argento e ne sono altrettanto felice”.