L’amarezza per la sconfitta e la lucidità necessaria per analizzarne ogni sfumatura. È un Rafael Nadal piuttosto realista quello presentatosi alla conferenza stampa post-gara. Il fuoriclasse spagnolo, reduce dalla sconfitta in doppio – rimediata contro il binomio statunitense formato dalla coppia Krajicek/Ram – al fianco del fresco vincitore di Wimbledon, Carlos Alcaraz, ha provato a spiegare le sue sensazioni: “Sinceramente, nonostante la sconfitta, mi sento un privilegiato” ha sottolineato Nadal. “Sono stato fortunato di aver rappresentato un team come la Spagna ai Giochi Olimpici e non solo me stesso. Sono stato fortunato nell’aver preso parte a un qualcosa di così grande e speciale come le Olimpiadi.”.
“Ho giocato in doppio con uno dei miei migliori amici“ ha continuato il 14 volte campione del Roland Garros. “Mi sono goduto ogni singolo istante e ogni momento di questa esperienza. Ringrazio il tennis per avermi permesso di vivere una delle esperienze migliori della mia vita”.
In particolare sulla sfida giocata al fianco di Alcaraz e l’esperienza vissuta con lui, Rafa aggiunge: “In doppio abbiamo giocato a un ottimo livello, ma oggi non abbiamo avuto successo. Come dico sempre, le partite si svolgono molto velocemente e alla fine sono i dettagli a decidere tutto. Oggi non siamo partiti bene e non siamo riusciti a portare la partita al limite. L’esperienza è stata positiva, abbiamo profuso tutto quello che avevamo per crearci delle occasioni, abbiamo fatto una prestazione fantastica, abbiamo condiviso tanto fuori dalla partita e dentro siamo stati felici, con motivazione, entusiasmo. Non potevamo fare niente di più, oggi non abbiamo avuto successo. Analizzando ancora posso dire che non siamo stati abbastanza bravi. Ma adesso l’unica cosa che devo analizzare è quando ho il volo di ritorno (ride), ma porterò con me un’esperienza e un ricordo che dureranno tutta la vita“.
Infine, l’attenzione dell’iberico si è spostata sul suo futuro all’interno del circuito: “Se ho giocato la mia ultima partita sul Philippe-Chatrier? Forse, non lo so. Se sarà così, ho provato delle emozioni indimenticabili. Il pubblico mi ha mostrato amore. I tifosi mi hanno supportato in ogni secondo delle mie partite”.
“Il mio futuro da professionista è condizionato dalla voglia e dalla sensazione che ho quando devo prendere una decisione. Al’inizio dell’anno come obiettivo mi ero posto fino alle Olimpiadi e questo ciclo è finito. Ora tornerò a casa, per disconnettermi e quando avrò chiaro quale sarà la mia prossima fase, con o senza racchetta in mano, ve lo farò sapere“.