Un’altra grande e sana lezione di sport in diretta televisiva è arrivata stasera da Francesca Fangio dopo quella tanto discussa di Benedetta Pilato.
La livornese dell’Esercito e In Sport Rane Rosse, 30 anni il prossimo 17 agosto, ha disputato stasera le semifinali dei 200 rana delle Olimpiadi di Nuoto.
Le tribune del Defense Arena di Parigi gremite e in delirio, un contesto competitivo unico, il principale e il più importante in assoluto, che raccoglie solo i migliori al mondo, sono aspetti che coinvolgono emotivamente qualsiasi atleta che vi partecipi.
Dagli esordienti che non hanno ambizioni di medaglia, ai più grandi e blasonati atleti, tutti si emozionano sul palcoscenico delle Olimpiadi, nessuno escluso e nessuno può capire questo se non è un atleta.
Ce lo insegna, ancora una volta nel giro di poche ore, anche Chicca Fangio, che dà una bella e preziosa lezione di sport in diretta televisiva dopo l’intervento tanto chiacchierato di Benedetta Pilato.
Ricordiamo che la tarantina è stata malamente giudicata dalla ex schermitrice Elisa Di Francisca dopo la finale dei 100 rana, in cui Benny ha chiuso quarta, ai piedi del podio, per un solo centesimo e alla fine della quale si è descritta felice.
È il giorno più bello della mia vita, ha detto Benedetta Pilato a fine gara, spiegandone i motivi e argomentando come meglio non poteva fare nessun libro in cui si insegna il vero significato dello sport e l’essere sportivi.
Questa cosa non è andata giù a Elisa Di Francisca, che in diretta televisiva a Notti Olimpiche, il programma di approfondimento in onda su RAI 2, ha definito l’intervento della 19enne assurdo e incomprensibile, perché non può essere possibile sentirsi felici dopo aver perso una medaglia.
Di Francisca si sarebbe poi scusata ore dopo, ma la cosa ha scatenato una polemica che è ancora in corso sul web tra telespettatori e lettori che non perdonano l’ex schermitrice per quanto affermato.
Stasera si è verificato qualcosa di analogo, non grave e assolutamente non paragonabile alla vicenda che riguarda Benedetta Pilato, ma che comunque ci insegna un altro capitolo di come si deve stare al mondo e cosa significa veramente essere sportivi.
Al termine delle semifinali, in cui Chicca Fangio ha chiuso al 14esimo posto nuotando in 2’25”39 e quindi fuori dalla finale di domani sera, Elisabetta Caporale in area mista per RAI ha esordito con l’atleta con un “Non è troppo la tua serata”.
Poi ’atleta allenata da Stefano Franceschi crolla in un momento di commozione, si lascia andare alle lacrime e diventa un fiume in piena.
Elisabetta Caporale prova a darle corda per portare avanti l’intervista sottolineando quanto possa essere emozionante un’Olimpiade e Chicca Fangio approfondisce in maniera più ampia dicendo ciò che prova.
Si parla tanto di sportività, correttezza, lealtà, tutti elementi che tra l’altro rappresentano proprio le Olimpiadi, ma quando ci si trova davanti un atleta che mette veramente in pratica e alla lettera ciò che dovrebbe sempre essere uno sportivo, arriva una scossa di disappunto.
Sembra quasi che la necessità di fornire una cronaca sportiva non possa andare d’accordo con un atleta che afferma di essere felice anche dopo una sconfitta, anche se non ha passato il turno, anche se ha perso una finale e quindi si dà per scontato che “tutto sia andato storto”, che “non è la serata giusta” o si è increduli davanti a una gioia così vivida e genuina.
Benedetta Pilato, insieme a Francesca Fangio, sono probabilmente, come scritto nel titolo di un articolo di SwimSwam Italia, le atlete che non meritiamo.
Perché forse, anche se seguiamo lo sport da tanti anni, non abbiamo ancora imparato tutto.
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