MONFALCONE. A Monfalcone aumenta l’accesso alle agevolazioni fornite dal Comune per il pagamento del servizio di refezione scolastica. Le domande accolte sono state 102 in più rispetto all’anno scolastico 2023-2024, anche se l’incremento è relativo soprattutto alla riduzione meno importante sul costo del pasto, quella del 15%, concessa a chi ha un Isee tra gli 8 e i 15 mila euro, assorbendolo quasi del tutto. Si spiega così come il budget previsto dall’amministrazione comunale per abbattere la spesa delle famiglie cresca, ma non in modo esponenziale, passando da 158 a 171 mila euro.
È in crescita, comunque, anche la fascia sotto i 5 mila euro di Isee che ha diritto allo sconto massimo e per la quale il costo del pasto è fisso a 1 euro. Pressoché stabile, invece, la fascia, tra i 5 e gli 8 mila euro per la quale è previsto lo “sconto” del 50%. Di fatto, quindi, il 46% del totale degli iscritti alla mensa il prossimo anno scolastico avrà diritto a un’agevolazione. Il Comune di Monfalcone mantiene però invariato il costo del pasto a 4,70 euro dal 2018 (5 euro con la merenda alla scuola dell’infanzia), assorbendo quindi gli aumenti inflattivi e non scaricandoli sugli utenti.
Alla base dell’aumento delle domande, presentate e accolte, non c’è un peggioramento delle condizioni economiche in città per l’assessore all’Istruzione Tiziana Maioretto, ma il costo invariato delle tariffe per la mensa e una più puntuale comunicazione delle opportunità dedicate proprio alle famiglie. «Riteniamo il servizio di refezione molto importante nella crescita e nella formazione degli alunni perchè costituisce un ulteriore strumento utile per la socializzazione e l’integrazione delle nuove generazioni - afferma l’assessore all’Istruzione Maioretto –. Un servizio molto apprezzato dalle famiglie, che dà risposte importanti ai cittadini, e per il quale abbiamo deciso di mantenere invariate le tariffe dal 2018 e i criteri di accesso alle agevolazioni proprio in segno di vicinanza e supporto ai monfalconesi». L’apprezzamento è testimoniato, secondo l’assessore, dal numero crescente di famiglie che scelgono di far consumare i pasti a scuola, in modo che i loro figli possano condividere con i compagni anche momenti conviviali
«Abbiamo riscontrato un incremento nella fiducia nel servizio di refezione anche da parte delle famiglie monoreddito – spiega –, dovuto anche alla più puntuale comunicazione dell’offerta e all’intervento sulle morosità contattando le famiglie che negli anni precedenti risultavano inadempienti nei pagamenti, invitandole a sanare la loro posizione per poter accedere nuovamente alle agevolazioni». A confermarlo c’è la riduzione del numero delle domande (40 contro le 71 dell’anno scolastico 2023-2024) che non sono state accolte per mancanza di uno o più requisiti richiesti dal bando pubblicato dall’ente nel mese di giugno scorso. «Sul servizio di refezione facciamo dei controlli puntuali con gli uffici verificando l’effettiva presenza dei bambini in mensa – tiene ad aggiungere l’assessore – ed effettuando costantemente delle verifiche sul servizio». I sopralluoghi sono stati, però, «determinanti anche per variare la proposta menù affinché fosse ancora più rispondente ai fabbisogni degli alunni». «In questi ultimi anni abbiamo investito molto sulle scuole cittadine – sottolinea l’assessore all’Istruzione – e gli ulteriori fondi che per il prossimo anno scolastico abbiamo posto sul servizio di refezione rientrano nel più ampio progetto che stiamo portando avanti per rendere l’offerta formativa degli istituti scolastici monfalconesi sempre più attrattiva e rispondente alle esigenze di alunni e famiglie».
Il Comune il 17 luglio ha determinato di riconoscere per il prossimo anno scolastico al gestore del servizio, la Dussmann Service di Milano, un prezzo di 4,83 euro Iva esclusa per singolo pasto, di 0,35 euro Iva esclusa per la sola merenda, di 5,18 per pasto più merenda e di 3,10 euro per il pasto per i docenti, sempre Iva esclusa.