SACILE. Il mezzosoprano Valentina Volpe Andreazza vola in Cina e canta per la premier Giorgia Meloni all’inaugurazione della mostra “Viaggio di conoscenze – il Milione di Marco Polo tra Oriente e Occidente” al World art museum di Pechino. «Una grande emozione evviva la musica che unisce i cuori e le menti dei popoli».
Valentina strappa gli applausi nel Celeste Impero, rappresenta l’Italia con l’azienda Fazioli pianoforti e il prestigioso invito è arrivato dal direttore dell’Istituto italiano di cultura di Pechino Federico Roberto Antonelli e dell’ambasciata italiana in Cina.
La mostra “Viaggio di conoscenze – il Milione di Marco Polo tra Oriente e Occidente” a cura di Guicciardo Sassoli sarà aperta fino al 15 novembre, con oltre cento opere tricolori, promossa dall’ambasciata d’Italia in Cina e dall’Istituto italiano di cultura di Pechino, con il sostegno del ministero degli affari esteri e il coordinamento dell’Istituto Treccani.
La mostra inaugurata dalla premier Meloni è incardinata sul viaggio di Marco Polo con una ricca collezione di manoscritti, mappe antiche, oggetti d’arte e manufatti che documentano i contatti dell’epoca tra Oriente e Occidente.
«All’inaugurazione ho cantato “Marco Polo, la via della seta” – riassume Volpe Andreazza – accompagnata dal pianista Francesco Morettini e dal suo trio Sensofonia. Il pezzo è stato scritto da Francesco Morettini e Luca Angelosanti e prodotto in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Pechino e Cp&partners».
La canzone, colonna sonora della mostra è stata presentata a Shanghai, poco prima della partecipazione di Valentina Volpe Andreazza al G7 for Education e il primo concerto, nella tournée cinese con il trio Sensofonia, è stato a Chengdu.
L’astro sacilese della lirica calca le scene internazionali da anni e si è fatta le ossa anche sul palco della lirica con il Rigoletto, poi cavalca le avanguardie.
Nel vivaio del coro Vittorino da Feltre, la bionda mezzosoprano laureata in scienze politiche, ha strappato i primi applausi da bambina, con una voce dagli acuti pastosi e caldi. Il modello? «Marylin Horne e poi la grande Callas – ha indicato – perché sono cresciuta con la loro voce».
